Screen – Radio Deejay
La cantante Laura Pausini ha rilasciato una lunga intervista a Il Corriere della Sera, in cui ha parlato di vari aspetti e anche della sua vita privata. La 51enne è madre di una ragazzina di dodici anni. Parlando di lei ha spiegato come si è approcciata al mondo dei social.
“Le abbiamo vietato i social”
“Con il primo telefono che ha avuto poteva solo chiamare noi, poi le abbiamo dato un vecchio smartphone e le abbiamo vietato i social. Ma lei ha aperto da sola un profilo Instagram. Io che sono un po’ mia mamma, le ho ritirato il telefono. Dopo una settimana ha ottenuto di usarlo dalle 18 alle 20 e alla fine mio marito, che è meno severo di me, le ha consentito di usarlo la sera per sentire la sua migliore amica che vive a New York. Quindi sì, ce l’ha e lo usa. Io non vedo l’ora che torni a scuola e ricominci le attività extrascolastiche che la tengono lontana dallo schermo. Fa tante cose e cambia spesso idea: pallavolo, calcio, musica…”, ha raccontato.
Sono dichiarazioni perfettamente attuali: dall’anno scorso i cellulari sono vietati fino alla scuola media, quest’anno anche alla secondaria di secondo grado. Probabilmente Pausini è favorevole. La cantante ha poi proseguito parlando dei giovani: “A 12 anni è già come me a 25: in generale la sua generazione è così, vanno veloci, poi lei è andata a scuola in quattro nazioni, in quattro lingue diverse, è molto indipendente… Durante il concerto di Capodanno è salita sul palco e ha suonato il basso per 21 minuti”.
Laura Pausini e l’ironia sull’esperienza a scuola
Pausini, tempo fa, ha parlato di scuola: “Ero più brava nelle materie umanistiche, quello che si dice per dire che eri un somaro”, ha esordito con ironia. “In chimica e fisica non ero brava, la mia materia preferita era storia dell’arte. Mi piaceva scoprire tutte le pazzie che facevano questi artisti veri”
“Avrei voluto fare l’Accademia delle Belle Arti ma poi sono andata a Sanremo. Però è servito. Vedi tutto il testo della vita con una prospettiva sempre legata alla parte artistica. Io sapevo benissimo che volevo fare l’architetto o l’interior designer”, ha raccontato.
Poi, su sua figlia: “Ha undici anni e ha il cellulare. Dobbiamo controllarla. I ragazzi di oggi conoscono delle cose un po’ troppo presto. Io preferirei che lei me le chiedesse, è il sogno di tutti i genitori. Faccio in modo che possa essere aperta alla conoscenza delle lingue. Voglio capire cosa vuole fare, faccio domande alle sue amiche”, queste le sue parole.