L’audio Lossless arriva su Spotify, anche se gli utenti italiani dovranno aspettare ancora un po’ di tempo. Ma attenzione al Bluetooth

In questi giorni, al lancio di Spotify, gli utenti italiani (e non solo) si sono ritrovati con un avviso relativo al prossimo arrivo dell’audio lossless. Ma che cos’è e come mai solo ora? «L’attesa è finalmente finita; siamo davvero entusiasti che l’audio lossless sia disponibile per gli abbonati Premium», ha dichiarato Gustav Gyllenhammar , VP Subscriptions di Spotify . «Ci siamo presi del tempo per sviluppare questa funzionalità in modo da dare priorità a qualità, facilità d’uso e chiarezza in ogni fase, in modo che tu sappia sempre cosa succede sotto il cofano. Con Lossless, i nostri utenti premium avranno ora un’esperienza di ascolto ancora migliore». Il servizio sarà introdotto in oltre 50 mercati entro ottobre. Gli abbonati Premium in Australia, Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Stati Uniti e Regno Unito hanno già iniziato ad accedervi. Per l’Italia servirà ancora un po’ di pazienza.

Spotify introduce Lossless per abbonati Premium

Come la stessa azienda riferisce «è una delle funzionalità più attese su Spotify». Disponibile solo per gli abbonati Premium, sarà inoltrata una notifica quando disponibile agli utenti eleggibili a usufruirne. 



















































Per attivarlo – quando disponibile in Italia – bisognerà accedere all’app Spotify: 

  • toccare l’icona del tuo profilo in alto a sinistra; 
  • andare su Impostazioni e privacy → Qualità multimediale. Seleziona dove desideri abilitare l’audio lossless: Wi-Fi, rete cellulare, download. Sarà necessario  abilitare la funzione Lossless manualmente su ogni dispositivo
  • Saprai che la funzione Lossless è attiva perché l’indicatore «Lossless» apparirà nella vista o nella barra «In riproduzione.

In cosa consiste

Con lossless l’applicazione riprodurrà in streaming i brani in formato Flac fino a 24 bit/44,1 kHz. Ciò si traduce con una qualità promessa superiore in dettagli e qualità massima. Le impostazioni saranno personalizzate in base a WiFi, rete cellulare e download, con la possibilità di scegliere tra qualità Bassa, Normale, Molto Alta e appunto Lossless. Insieme saranno mostrati anche quanti dati richiede ciascuna funzione dell’app per semplificare la scelta. In alcuni mercati è già disponibile su smartphone e tablet, ma su dispositivi e piattaforme come Sonos o Amazon, bisognerà aspettare un altro mese. 

Le novità, i consigli e i limiti

L’implementazione arriva in un momento delicato per Spotify, che sta affrontando una serie di tensioni in seguito alla notizia secondo cui Daniel Ek, il numero 1 dell’app, sta investendo nel segmento bellico. Lossless arriva inseguito a funzionalità come Playlist AI, Mix e Daylist, oltre alle playlist del team editoriale di Spotify. 

Per godere al massimo della qualità offerta da Lossless Spotify consiglia di ascoltare la musica in streaming da WiFi, con il supporto di cuffie o altoparlanti dotati di cavo. Niente Bluetooth o Smart Connect dunque e niente auricolari wireless. Questo perché il Bluetooth non fornisce una larghezza di banda sufficiente per trasmettere audio lossless. Il segnale infatti per essere inviato deve essere compresso. Ma una volta compresso, il segnale potrebbe perdere i dettagli offerti invece dalla tecnologia introdotta. Per cui i file potrebbero avere dimensioni più importanti. Anche la riproduzione non sarà «istantanea» come con i brani di qualità normale, ma potrebbe richiedere qualche secondo in più. Ma una volta ascoltato, verrà «memorizzato» nella cache e dunque sarà più rapido il riascolto. 

Il vero limite dunque è proprio il cavo. Per ascoltare la musica al massimo della qualità, bisogna avere delle cuffie o degli altoparlanti con il cavo. Peccato che gli smartphone più recenti non presentino l’ingresso per il Jack Audio (al massimo esiste l’adattatore per l’ingresso Usb Type C) e che la maggior parte degli auricolari di qualità (salvo i prodotti per gli audiofili più accaniti) siano ormai wireless. 

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12 settembre 2025 ( modifica il 12 settembre 2025 | 13:37)