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Al Blue Moon del Lido di Venezia, subito dopo il talk show condotto da Daniele Giannazzo per Venezia Cult, abbiamo incontrato Katherine Kelly Lang, l’eterna Brooke di Beautiful. L’attrice è arrivata con il suo fascino senza tempo, accompagnata dal manager Alessio Filippelli e da Valentina, manager di Giannazzo, tra applausi scroscianti e l’entusiasmo dei fan.
A catturare immediatamente l’attenzione è stato il suo look: un meraviglioso abito viola che si intonava perfettamente con il logo del Venezia Cult, creando un colpo d’occhio elegante e raffinato che sembrava pensato apposta per l’occasione.
Con il suo stile ironico e trascinante, Giannazzo ha introdotto l’attrice con una battuta che ha fatto sorridere tutti: “Dio creò Adamo e Brooke, diva intramontabile.”
Un’introduzione che ha suggellato un incontro speciale, tra glamour, affetto del pubblico e l’eleganza di una diva che continua a far sognare. Katherine sorride con calore: accogliente e spontanea, sembra quasi fondersi con la città lagunare. Il nostro incontro inizia subito parlando della sua carriera e dei ricordi più lontani, a cominciare dalla prima volta sul set in Italia.
«È stato a Lake Como, circa 36 anni fa», racconta con occhi che brillano. «Una produzione enorme, con un cast immenso e una troupe incredibile. Giravamo un fashion show e diverse scene drammatiche tra Brooke e Ridge. Lake Como era incredibilmente bella: il paesaggio, la luce, l’energia sul set… un’esperienza indimenticabile». Parlando della sua esperienza italiana, Kelly sorride ancora: «Gli italiani sono così pieni di vita, appassionati e calorosi. Ho stretto amicizie profonde con colleghi e amici, come Alessio, Giuliano, Valentina, Dani. L’Italia ti accoglie con entusiasmo e trasmette un’energia che non trovi altrove».
Brooke e Ridge
Veterana dello show, Kelly riflette sul suo legame con Beautiful: «Fare parte dello show è stato incredibile, ma per me la recitazione rimane la mia passione numero uno. Grazie a Beautiful, ho anche avuto la libertà di esplorare altre attività: ho due linee di abbigliamento e sto lavorando a progetti cinematografici e televisivi. Ma il mio primo amore resta interpretare Brooke». E quando le chiediamo di immaginare il finale di The Bold and the Beautiful, la risposta è piena di poesia: «Adoro i finali felici e romantici. Mi immagino Brooke e Ridge insieme, magari cavalcando al tramonto, dopo tutte le sfide affrontate. Il loro destino è restare insieme, tra alti e bassi, fino alla fine».
Katherine racconta con delicatezza anche il rapporto tra la sua vita reale e il personaggio: «Sul set divento Brooke: entro nel suo armadio, nel trucco, nei gesti… vivo completamente il personaggio. Ma appena finisco le riprese, torno immediatamente me stessa, Kelly. Questo equilibrio mi permette di crescere e di interpretare Brooke in continua evoluzione, accettando i suoi errori e i suoi cambiamenti».
Ci confessa anche quanto sia particolare il rapporto con i fan: «Alcune persone si rivolgono a me come se fossi Brooke, altre come Kelly. È un mix divertente e gratificante, perché significa che il personaggio ha un impatto reale e tangibile».
Poi, la conversazione vira sui suoi progetti futuri: «Ho sempre nuove idee. Sto lavorando a progetti cinematografici e televisivi, sia nella produzione che nella recitazione. Non posso ancora rivelare tutto, perché credo nel rispetto dei tempi e dell’energia positiva. Mi piacerebbe moltissimo tornare a Venezia con uno di questi progetti, magari un film che produco o interpreto. Sarebbe un sogno condividere il mio lavoro con un pubblico così prestigioso».
Alla fine del talk, i giovani fan sono accorsi per foto e autografi. Brooke e Kelly, realtà e fantasia, si fondono in un’unica presenza calorosa e affascinante. E Venezia, con il suo fascino sospeso tra arte e vita, sembra il palcoscenico perfetto per questa diva immortale del piccolo schermo.
L’intervista a Katherine Kelly Lang
C’è stato un momento sul set di Beautiful in cui Lei si è realmente innamorata di Ridge?
“No, non direi. Certo, nella finzione Brooke e Ridge hanno vissuto una storia intensa e tormentata, che ha fatto sognare milioni di telespettatori, ma nella vita reale è stato diverso. Io e Ronn Moss (e oggi anche Thorsten Kaye, che interpreta Ridge) siamo sempre stati colleghi e amici. Ognuno di noi aveva una vita personale, matrimoni, famiglie. È importante distinguere tra la realtà e la finzione: sul set puoi immedesimarti, ma finita la scena torni te stessa.”
Come gestisce l’essere a volte confusa con il personaggio dai fan o dall’ambiente circostante?
“È un mix.
Alcune persone si rivolgono a me come se fossi Brooke, altre invece mi parlano come Kelly. Accetto entrambe le situazioni, perché significa che il personaggio ha un impatto reale. È anche divertente vedere quanto la gente si affezioni a Brooke pur sapendo che sono io a interpretarla.”
Ha progetti futuri al di fuori di Beautiful?
“Sì, ho sempre idee in mente. Sto lavorando a progetti cinematografici e televisivi, sia nella produzione che nella recitazione. Non posso ancora rivelare i dettagli, perché credo molto nel rispetto dei tempi e dell’energia positiva: preferisco parlarne solo quando i progetti saranno concreti.”
Si ricorda il suo primo provino per Beautiful?
“Sì, lo ricordo benissimo. È stato con John McCook, che interpreta Eric Forrester. Girammo una scena su nastro e lui mi aiutò moltissimo a capire il personaggio. Ero molto giovane, inesperta e anche nervosa, ma John è stato straordinariamente gentile. Con il suo talento e la sua generosità mi ha messo a mio agio e mi ha incoraggiata, facendomi credere davvero di poter farcela. Ancora oggi sono grata per quell’inizio: senza il suo supporto forse avrei avuto più difficoltà.”
Quando ha capito che la recitazione sarebbe stata la sua vita?
“Ho iniziato prestissimo: da bambina facevo già degli spot pubblicitari, anche se non mi piaceva particolarmente. Poi, da adolescente, mia madre mi portò sul set di un film per una settimana. Lì è scattata la scintilla. Ho osservato tutto con occhi spalancati: le telecamere, i costumi, il lavoro di squadra, la magia che prende vita. Mi sono innamorata del processo creativo e ho deciso che quella sarebbe stata la mia strada. A 17 anni dissi a mia madre: “Voglio essere un’attrice”. E da allora non ho mai cambiato idea.”
Oltre alla recitazione, so che ha una forte passione per la moda. Vuole raccontarci qualcosa delle sue altre attività?
“Sì, assolutamente. Negli ultimi anni ho riscoperto molto la moda. Ho iniziato a posare come modella per riviste e campagne, a partecipare a eventi come la Paris Fashion Week e la Milano Fashion Week, e mi sono divertita a esplorare il mondo dell’alta moda. È curioso, perché per tanto tempo sono stata vista come la tipica ragazza californiana, con un look da surfista. Ora invece mi piace giocare con stili diversi, più sofisticati. Parallelamente sto lavorando anche su alcuni progetti di produzione, perché mi interessa capire la creazione di un film o di una serie dall’altra parte della macchina da presa. Infine non rinuncio mai alla mia vita privata: passo molto tempo con la mia famiglia, curo la mia salute, faccio sport e palestra. Credo molto nell’equilibrio tra lavoro e benessere personale.”
Che cosa rappresenta per Lei la recitazione?
“La recitazione è la mia vita. È la mia passione più profonda, la cosa che mi motiva ogni giorno. Non si può essere bravi in questo mestiere senza passione: è quel fuoco interiore che ti spinge a dare il massimo, a studiare, a migliorare. Quando ami ciò che fai, trovi l’energia, la forza e la creatività per rendere ogni interpretazione autentica. È questo che crea la magia del cinema e della televisione: trasformare un’emozione personale in qualcosa di universale, capace di parlare al cuore del pubblico. Per me recitare non è solo un lavoro: è il mio modo di vivere.”
Molti attori che interpretano personaggi televisivi così popolari temono di restare legati per sempre a un solo ruolo. Quanto è difficile, secondo Lei, emergere a Hollywood partendo da una soap opera?
“In passato era sicuramente più complicato: Hollywood tendeva a “mettere in una scatola” chi recitava in una soap, rendendo difficile il passaggio a cinema o serie tv di altro tipo. Oggi però il panorama è cambiato. Ci sono tantissime produzioni, nuove piattaforme, centinaia di serie e film che si girano ogni anno. È un mondo molto più aperto e fluido. Molti colleghi sono riusciti a passare dalla soap ad altri generi, e alcuni sono poi tornati alle origini. Credo che ora le possibilità siano molto più ampie: non esistono più barriere rigide. Se hai talento e passione, puoi trovare spazio.”
Come immagina il finale di The Bold and the Beautiful?
“Adoro i finali felici, romantici. Immagino Brooke e Ridge insieme, in un momento di grande emozione, magari cavalcando al tramonto. È un finale classico, che riflette il cuore del loro legame: dopo tutte le sfide e i tradimenti, l’amore trionfa. Credo che, alla fine, il destino di Brooke e Ridge sia quello di restare insieme, tra alti e bassi, sempre.”
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