Troppi alti e bassi

Se c’è una squadra che ha vissuto di singole fiammate e tanta discontinuità in questo 2025 è sicuramente la Yamaha. I nipponici hanno avuto alcuni picchi nel corso dell’anno, ottenuti soprattutto grazie all’enorme talento di Fabio Quartararo, ma a livello di costanza di rendimento nel corso della stagione la M1 sembra ancora lontana dall’avvicinare non solo la Ducati, ma anche Aprilia e KTM. Non stupisce in quest’ottica che la Casa di Iwata sia ultima nella classifica Costruttori, alle spalle anche della Honda.

Abbiamo parlato di questa situazione con Maio Meregalli, che FormulaPassion.it ha intervistato in esclusiva nel weekend di Misano. Il team director della Yamaha ha riconosciuto che “la cosa che sicuramente ci manca è la costanza. Noi ci eravamo dati come obiettivo quello di ottenere un podio nella seconda parte della stagione. L’abbiamo fatto nella prima parte (a Jerez con Quartararo) e forse questa cosa ha creato anche all’interno della squadra delle aspettative esagerate. Ma noi sapevamo che il percorso è lungo: la nostra moto è cambiata parecchio rispetto a quella dello scorso anno. Ma abbiamo ridotto il gap dai primi e complessivamente il pacchetto è sicuramente migliorato“.

Quartararo ‘caliente’

Quartararo è stato delizia ma per certi versi anche croce della Yamaha: il francese sta comprensibilmente perdendo la pazienza. Vuole una M1 in grado di vincere e non ha più intenzione di aspettare. Nel corso dell’anno non sono passate inosservate alcune sue dichiarazioni piuttosto ‘accese’ nei confronti del team, ma Meregalli si è detto convinto di sapere come gestire il nervosismo del Diablo, che non ha più vinto un Gran Premio dal 2022: “Fabio ha quei momenti in cui è ‘caldo’ e dice quello che deve dire, è vero, ma poi dopo cinque minuti è già concentrato a pensare al giorno dopo o alla prossima gara. Lui è così, abbiamo imparato a conoscerlo. Cerchiamo di tranquillizzarlo, però i campioni come lui vogliono sempre vincere e noi con lui siamo sicuri che tutte le volte che è in pista darà sempre tutto. Il 2026? Sicuramente stiamo facendo tutto quello che possiamo per mettere a disposizione di tutti i piloti una moto competitiva. Avere delle aspettative è difficile: quando saremo a Valencia o, ancora meglio, a Sepang a febbraio sapremo quale sarà la base di partenza e capiremo dove siamo“.

A proposito di mercato-piloti Meregalli ha negato che ci sia mai stata qualsiasi trattativa per portare in squadra Pecco Bagnaia – “non abbiamo mai parlato“, ha sentenziato – mentre sulla stagione in corso il manager italiano ha cercato di tracciare un bilancio anche del difficile momento che sta affrontando Alex Rins: “Sta vivendo una stagione complicata. Sicuramente i risultati non sono quelli che noi vorremmo e che anche lui vorrebbe. Sappiamo che la nostra moto non è la più facile da guidare, né la più competitiva. Detto questo Alex in carriera ha vinto delle gare ma per un motivo o per un altro non riusciamo ad ottenere da lui quello che noi pensiamo che abbia come talento. In ogni gara cerchiamo di fare di tutto, ovviamente anche ascoltando il suo feeling, per cercare di supportarlo. Il suo stile probabilmente non si adatta a quello della moto e non gli viene naturale. Noi vediamo che non riesce ad essere costante nei tempi, al di là del ritmo. Questo mi fa capire che fa fatica a guidare“.