di
Leonard Berberi
La prova sul velivolo di ultima generazione (più piccolo degli A330, A350 e i Boeing 777, 787) tra Madrid e Boston: sette ore sopra l’Atlantico tra film, cibo e messagistica gratis (per gli iscritti)
Ventidue minuti per completare l’imbarco, quindici per svuotare l’aereo. Una delle cose più notevoli dei voli Madrid a Boston e viceversa, cronometro alla mano, è proprio questa: la velocità delle operazioni, meno della metà di quanto normalmente è richiesto sui collegamenti di lungo raggio. Questo perché, ed è un altro aspetto degno di nota, la tratta transatlantica gestita da Iberia — 5.500 chilometri percorsi, a seconda della direzione e dei venti, tra 6 e 8 ore — viene effettuata con un Airbus A321Xlr, un velivolo a corridoio singolo (non quelli doppi, come siamo abituati da tempo), più piccolo degli A330 e A350 o dei Boeing 777 e 787, quasi identico agli A321neo che easyJet e Wizz Air usano per le rotte brevi e medie soprattutto in Europa, ma con un serbatoio aggiuntivo per caricare più cherosene. E in più poltrone di classe Business, schermi in alta definizione anche in Economy, la messaggistica istantanea gratuita e cibo. Tutto incluso nel prezzo.
Le caratteristiche
Il Corriere si è imbarcato sull’A321Xlr, l’ultimo gioiello di casa Airbus in grado di coprire distanze intercontinentali (e usato per la prima volta proprio da Iberia). Un po’ per provare l’esperienza a bordo, un po’ per capire se davvero questo è il futuro dei voli tra l’Europa e gli Stati Uniti, ma anche tra l’Europa e ampie porzioni d’Asia. Perché l’A321Xlr può volare per 11 ore, senza dover fare scalo, può coprire una distanza di 8.700 chilometri e ospitare fino a 244 passeggeri, anche se la configurazione solita — a due classi: Business, Economy — prevede tra i 206 e 220 sedili, si legge sulla scheda tecnica del costruttore. In teoria sarebbe in grado di collegare Milano con New York, Washington, Miami, Chicago, Atlanta, Kansas City, Minneapolis, Calgary, un pezzo di Brasile, quasi tutta l’Africa, l’India, la Cina centro-occidentale.
Dall’hub di Madrid
Iberia lo utilizza al momento sui voli tra il suo hub (Madrid) e Boston, Washington. Rotte cosiddette «sottili» che non sarebbero sostenibili economicamente utilizzando i velivoli a doppio corridoio perché non c’è una domanda sufficiente a riempire aeromobili da 250-300 posti. Ma che con un jet più piccolo, e che consente risparmi significativi, è gestibile. Il vettore spagnolo ha configurato i suoi A321Xlr con 14 poltrone di Business — due per fila ciascuna con accesso diretto al finestrino e al corridoio, schermi da 18 pollici con definizione 4K, porte Usb-A e Usb-C, prese elettriche, connettività bluetooth —, e 168 sedili di Economy (con stessi optional di connettività della Business, ma con schermo più piccolo, da 12 pollici). La fila 39 sarebbe da evitare: per com’è configurata questa cabina non ha i finestrini, ma la parete della fusoliera, quindi si perderebbe il panorama sotto (l’installazione interna varia da compagnia a compagnia).
Un esemplare nuovo
Finora nel mondo sono stati consegnati appena 12 A321Xlr e di questi 4 sono di Iberia, secondo i dati della piattaforma specializzata ch-aviation, con un valore di mercato di 75,5 milioni di dollari (tolti quindi gli sconti). Fonti statunitensi spiegano al Corriere che anche in American Airlines lavorano nei prossimi mesi al lancio di rotte con l’Europa utilizzando questo tipo di velivolo. «Finora siamo particolarmente soddisfatti dell’A321Xlr», ha detto a giugno Marco Sansavini, ceo di Iberia. «Non ci sono altri modelli simili con così tanta autonomia. Questo ci consente di servire destinazioni relativamente piccole che non sarebbero sostenibili con aeromobili più grandi». «Ma abbiamo anche scoperto, operando l’A321Xlr, che le sue prestazioni — sia in termini di autonomia che di consumo di carburante — sono migliori rispetto a quanto previsto nei nostri piani», ha aggiunto.
Dall’Europa agli Usa
L’imbarco del volo Madrid-Boston IB345 inizia a trenta minuti dalla partenza prevista nel tardo pomeriggio (ora europea). L’atterraggio nella costa orientale statunitense è atteso attorno alle 19.30 locali. Il tempo lungo la rotta è buono, non sono previste turbolenze, annuncia il comandante, che però consiglia comunque di tenere le cinture allacciate. Il nostro posto assegnato è il 38A (in Economy, è subito prima della fila senza finestrini), ma ci spostiamo al 45D, corridoio, per muoverci più spesso senza infastidire gli altri due di fianco. La composizione dei passeggeri è mista e rispecchia il modello di business del vettore, chiamato in gergo hub and spoke: la maggior parte — con un notevole mix di viaggiatori ebrei e musulmani (cosa che diventerà curiosa in seguito) — sta tornando a casa, negli Usa, dopo le ferie. Poi c’è un pezzetto fatto di turisti europei (non solo spagnoli). Più di qualcuno si sposta, sedendosi vicino ai propri cari.
A bordo
Gli assistenti di volo si muovono in uno spazio — in coda all’aereo — angusto. E la situazione diventa più complicata per loro quando, durante il viaggio, decine di persone si recano ai tre bagni. L’intrattenimento di bordo è ricco di film e serie tv. Optiamo — dato che non si può ancora vedere in Italia — per i primi sei episodi di «The Pitt», medical drama con protagonista Noah Wyle, il famoso dottor Carter di «E.R.- Medici in prima linea». Una volta sorvolato il Portogallo, iniziano a servire il primo pasto. Ma con diversi passeggeri ebrei e musulmani che si sono nel frattempo scambiati di posto, per il personale di cabina la distribuzione dei vassoi si fa complicata perché non tutto corrisponde al loro foglio di viaggio. Infatti il cibo kosher finisce nelle mani dei musulmani e viceversa. Inizia così uno scambio (pacifico) di confezioni a 35 mila piedi di quota, sopra l’Atlantico, che per un attimo ci si dimentica di quello che succede a livello terra.
I servizi offerti
Pur stando nella parte posteriore del velivolo, i motori sono abbastanza silenziosi. C’è chi, dopo il pasto, si mette a dormire. E chi continua a guardare qualcosa sullo schermo. Il Wi-Fi è a pagamento (13,49 euro per quattro ore, 16,99 euro per tutto il viaggio. Velocità testata: 53 Mbps in download, 2 Mbps in upload), ma gli iscritti al programma fedeltà di Iberia godono della messaggistica gratuita. A poco più di due ore e mezzo dall’arrivo passa — letteralmente — il carrello dei gelati per tutti. Un’ora prima dell’atterraggio viene servito un altro snack. Il cibo e le bevande, insomma, non mancano. Alle 19.04 l’A321Xlr — immatricolato Ec-Onr, sei mesi di vita — atterra lungo la pista 4R del «Logan International».
Il viaggio in direzione opposta
Il volo di ritorno Boston-Madrid (IB348) ci tocca con lo stesso velivolo dell’andata. Stavolta però in classe Business (fila 1). E qui non c’è tutta questa differenza con le classi premium dei jet a doppio corridoio. La poltrona diventa letto (perfetta per chi è alto al massimo 1,85 metri), l’installazione è a lisca di pesce con le sedute che guardano verso il corridoio, con un po’ di privacy anche se non ci sono porte scorrevoli a delimitare l’area. Ci sono diversi vani dove appoggiare gli oggetti personali, mentre lo schermo da 18 pollici, un po’ decentrato rispetto al punto focale del passeggero, bisogna riportarlo verso la parete per poter uscire dalla postazione. Il cibo, ovviamente, è diverso e migliore da quello dell’Economy. Il vero limite di questo ritorno in Europa è che la rotta verso Madrid dura solo 6 ore quindi decisamente breve. Tant’è vero che quando si atterra in Spagna sono le 4.55 del mattino (il volo dell’11 settembre ha toccato la pista alle 4.34 secondo Flightradar24).
I collegamenti a disposizione
Tra l’Italia e Boston (o Washington) ci sono diversi collegamenti diretti: da Milano Malpensa con Delta Air Lines per Boston (non tutto l’anno) mentre bisogna fare almeno uno scalo per la capitale statunitense. Da Roma Fiumicino ci sono collegamenti diretti con entrambe le città: Ita Airways e Delta per Boston, Ita e United Airlines (presto alleate commerciali) per Washington. Dalle altre città italiane bisogna fare almeno uno scalo. Sulla tratta Madrid-Boston oltre a Iberia c’è anche JetBlue a usare un velivolo a corridoio singolo (un Airbus A321neo), modello quasi identico all’A321Xlr, ma con meno autonomia.
Nuova app L’Economia. News, approfondimenti e l’assistente virtuale al tuo servizio.
SCARICA L’ APP
Iscriviti alle newsletter de L’Economia. Analisi e commenti sui principali avvenimenti economici a cura delle firme del Corriere.
13 settembre 2025 ( modifica il 13 settembre 2025 | 08:25)
© RIPRODUZIONE RISERVATA