L’attaccante argentino, anche se rientrato tardi dal ritiro dell’Argentina, vuole essere in campo dal 1′ contro la Juventus
Rientrato ad Appiano giovedì, di fatto Lautaro Martinez ha svolto un solo allenamento con la squadra. Ma è bastato per dirsi pronto per la grande sfida contro la Juve e per convincere Chivu a mandarlo in campo dal 1′.
“Che sia un’intemerata davanti a un microfono per mettere in riga qualche compagno col muso, una scivolata in più in allenamento per scuotere tutta la compagnia o anche il solito viaggio intercontinentale last minute, Lautaro Martinez non cambia la vecchia spericolata abitudine. Non conosce l’uso del freno quando c’è di mezzo la sua amata Inter. Accelera, va di corsa in un eccesso di sentimento latino pur di essere sempre alla testa dell’esercito. L’identificazione capitano-squadra ha raggiunto i massimi, soprattutto in questa era in cui l’argentino serve sia dentro che fuori del campo. Urgono gol, ma altrettanto importante è aiutare Chivu nella rivoluzione. Al momento, dopo il crollo di San Siro contro l’Udinese, la nuova idea di Inter rischia di incagliarsi contro il più antico degli scogli: a Torino, in passato, sono caduti diversi squadroni nerazzurri, la Juve tende ad amplificare le incertezze nerazzurre”, sottolinea La Gazzetta dello Sport.
“Quelle di Lautaro riguardano, soprattutto, la stanchezza naturale per chi ha appena volato per 14 ore dopo un doppio turno di qualificazioni mondiali (un gol e un giallo tra Venezuela ed Ecuador). Il capitano è entrato nella casa del centro di Milano mercoledì a tarda sera, giovedì si è limitato a una semplice seduta di scarico ad Appiano, ma ieri ha spinto parecchio. Nella somma degli addendi, un solo allenamento fatto e finito per prepararsi al derby d’Italia: sembra essere sufficiente perché Chivu lo mandi in campo, è bastato un rapido confronto tra allenatore e centravanti per indirizzare la scelta. Del resto, il Toro mai rinuncerebbe a una sfida tanto sacra, ancora di più adesso che il gemello Thuram è tornato ai suoi standard dopo gli alti e bassi del passato. Ci sarà tempo per pensare all’Ajax e alla nuova scalata Champions che riparte mercoledì: al momento, la ThuLa è una delle coperte del tecnico romeno”.
“Questo Lautaro cotto e mangiato, rientrato e subito in campo, non è certo una novità: in epoca inzaghiana Lautaro giocava senza colpo ferire di ritorno dal Sudamerica. Ad esempio, l’anno scorso ha timbrato un gol nella gara dopo il rientro, contro la Roma. Semmai, il problema è la sua vena contro la Signora, non certo la vittima preferita da incornare: lo score contro i bianconeri non è all’altezza della fama dell’argentino, appena due gol in 14 gare di campionato. Attenzione, però: nella stagione della seconda stella, una rete è arrivata proprio dopo la sosta e pesò come marmo sullo scudetto. In generale, contro la Juve, Martinez segna ogni 518’: è il secondo peggior rapporto minuti giocati/gol contro le squadre di Serie A. Solo il Genoa, una rete ogni 571, gli va più indigesto. Trasformare questi numeri in benzina è la sfida di giornata, anche se contro si trova quella roccia di Bremer: un derby sudamericano dentro al derby d’Italia”, aggiunge Gazzetta.
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