Il film di Kaouther Ben Hania premiato alla 82ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia arriva nelle sale italiane. Dopo aver emozionato il Lido con un’accoglienza memorabile e un premio prestigioso, l’opera dedicata alla storia vera di una bambina di sei anni rimase bloccata all’interno di un’auto colpita dal fuoco incrociato a Gaza si prepara al debutto nei cinema d’Italia
La voce di Hind Rajab, il film di Kaouther Ben Hania premiato alla 82ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia, arriverà finalmente nei cinema italiani a partire dal 25 settembre 2025.
Dopo aver emozionato il Lido con un’accoglienza memorabile e un premio prestigioso, l’opera dedicata alla storia vera di una bambina di sei anni rimase bloccata all’interno di un’auto colpita dal fuoco incrociato a Gaza si prepara al debutto nei cinema d’Italia.
I Wonder Pictures ha ufficializzato la data di distribuzione nelle sale del nostro Paese di La voce di Hind Rajab, nuovo lavoro firmato dalla regista tunisina. Presentato in anteprima alla kermesse cinematografica veneziana, il film ha ottenuto una standing ovation di oltre 24 minuti nella Sala Grande, un tributo che entra di diritto nella storia recente della kermesse. L’opera si è inoltre aggiudicata il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria. Ora l’appuntamento è fissato: dal 25 settembre il pubblico italiano potrà finalmente guardare la pellicola al cinema.
Il riconoscimento della critica
Acclamato come “un capolavoro” dalla stampa nazionale e internazionale, il film è stato descritto come “potente, urgente, vitale”. Attorno a esso si è raccolta una pioggia di riconoscimenti, tra cui il Leoncino d’Oro Agiscuola, la Segnalazione Cinema For UNICEF e il Premio Arca Cinemagiovani. Una serie di attestati che hanno confermato il carattere straordinario del progetto, capace di suscitare un consenso trasversale tra pubblico, critica e giurie collaterali.
Un cinema che intreccia realtà e finzione
Dopo Quattro figlie, Kaouther Ben Hania torna a intrecciare linguaggi diversi, unendo documentario e finzione con la sua cifra inconfondibile. In La voce di Hind Rajab la regista tunisina ripercorre le drammatiche ore del 29 gennaio 2024, quando una bambina di sei anni rimase bloccata all’interno di un’auto colpita dal fuoco incrociato a Gaza.
A dare corpo al racconto non sono soltanto le interpretazioni degli attori, ma soprattutto la voce autentica di Hind, registrata nelle chiamate alla Mezzaluna Rossa che tentava disperatamente di raggiungerla e portarla in salvo. Questa presenza sonora attraversa ogni scena, trasformando il film in una testimonianza che supera i confini del cinema e diventa memoria collettiva.
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Le parole della regista
Kaouther Ben Hania ha spiegato il senso profondo del suo lavoro: “Al centro di questo film c’è qualcosa di molto semplice e molto difficile da tollerare”, ha dichiarato la regista.
“Non posso accettare un mondo in cui un bambino chiede aiuto e nessuno accorre. Quel dolore appartiene a tutti noi. Questa storia non riguarda solo Gaza: parla di un dolore universale. Il cinema può conservare una memoria, può resistere all’oblio. Possa la voce di Hind Rajab essere ascoltata”.
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Leone d’argento – Gran Premio della Giuria e molti altri premi
Alla Mostra del Cinema di Venezia 2025, The Voice of Hind Rajab della regista tunisina Kaouther Ben Hania si è imposto come uno dei titoli più intensi e premiati della rassegna. Il film, prodotto da Mime Films e Tanit Films con James Wilson e Odessa Rae, ha conquistato il Leone d’argento – Gran Premio della Giuria e non solo.
Anche il Leoncino d’Oro, assegnato da una giuria di studenti provenienti da tutte le regioni italiane, oltre ai riconoscimenti speciali di Unicef e Croce Rossa.
In novanta minuti di alta tensione emotiva, la pellicola ripercorre la vicenda reale della piccola Hind Rajab, sei anni, rimasta intrappolata in un’auto sotto i bombardamenti a Gaza, mentre la sua voce disperata giunge ai volontari della Mezzaluna Rossa. La giuria ha premiato l’opera per la sua capacità di trasformare il racconto in un’esperienza viva e sofferta, capace di scuotere le coscienze attraverso immagini e testimonianze autentiche, unendo realismo e potenza interpretativa in quello che è stato definito “un urlo necessario di umanità”.
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