Un giorno in più, diretto da Fabio Bagnasco, è il corto WeShort Originals da vedere ora su Comingsoon.it. È la storia di un uomo anziano la cui vita è giunta al termine. Almeno così sembra.

Storie che lasciano il segno.

Con questo obiettivo prosegue la partnership tra WeShort e Coming Soon, ovvero valorizzare il cinema breve attraverso una nuova sinergia editoriale e distributiva mainstream. L’obiettivo è quello di dare voce alle storie più urgenti e autentiche del nostro tempo, raccontate con il linguaggio potente e immediato del cortometraggio.

Il cortometraggio qui disponibile alla visione si intitola Un giorno in più. Ispirata liberamente al libro decimo di Seneca (De brevitate vitae), l’opera è una riflessione sul valore del tempo e sul rapporto con la propria identità. Il protagonista, sospeso tra nostalgia e desiderio di rinascita, attraversa una dimensione che intreccia realtà e immaginazione, luce e ombra, ironia e introspezione. Attraverso simboli, oggetti evocativi e paesaggi suggestivi, il film esplora i temi della memoria, del rimpianto e della possibilità di trasformarli in occasione di crescita interiore. A fare da contrappunto, un omaggio sottile e spirituale a Franco Battiato, che aggiunge profondità e risonanza poetica al racconto.

Un giorno in più è un cortometraggio, presentato nella sua versione estesa di 26 minuti, diretto da Fabio Bagnasco. Il regista ne è anche autore del soggetto insieme a Francesca Scaglione, mentre è Filippa Gracioppo a firmarne la sceneggiatura. Del cast fanno parte Alessandro Ienzi, Giuditta Jesu, Salvo Nereo Salerno, Sandro Vergato e la prolifica attrice di cinema e TV Lucia Sardo.

Si tratta di un’opera WeShort Originals prodotta da Eikona Film in collaborazione con il la scuola di cinema indipendente Piano Focale. Come accade regolarmente con i corti WeShort, anche Un giorno in più è stato apprezzato in diverse manifestazioni cinematografiche, tra cui l’I-Fest International Film Festival di Palermo, Cortisonanti di Napoli e il Ferrara Film Festival.

Per vedere gratuitamente Un giorno in più, con un breve break pubblicitario, è sufficiente avviare il player.

Un giorno in più, Fabio Bagnasco:

Originario della Sicilia, Fabio Bagnasco (sulla destra nella foto in basso) si è affermato come regista e autore con un percorso che prende avvio dalla produzione multimediale. I suoi primi passi risalgono al progetto Encyclopédie sicilienne, una serie di documentari dedicati alla storia dell’isola, cui ha affiancato una collaborazione con la David Lynch Foundation, impegnata nella diffusione della meditazione trascendentale. Dopo l’esperienza documentaristica, ha intrapreso la strada del cinema narrativo, scegliendo spesso forme espressive non convenzionali e sperimentali.

In qualità di produttore esecutivo e ispettore di produzione ha partecipato a diversi lavori, tra cui Himera splendidissima di Gabriele Miccichè. Un passaggio decisivo nella sua carriera è stato l’incontro con Franco Battiato. Dalla loro amicizia e collaborazione sono nati due docufilm, Auguri Don Gesualdo (2010), dedicato a Gesualdo Bufalino, e Attraversando il Bardo (2014), viaggio tra filosofia e spiritualità orientale che rappresenta anche l’ultima opera cinematografica del Maestro.

Nel 2020 Bagnasco ha conseguito il diploma in regia cinematografica e, l’anno successivo, ha firmato il cortometraggio Argos, ispirato all’opera di Leonardo Sciascia. Il film ha riscosso successo internazionale, con oltre 40 selezioni in festival di tutto il mondo e diversi riconoscimenti, tra cui menzioni speciali al Cannes Short Film e al Vienna International Film Awards, oltre ai premi per la miglior regia all’Indie Online Film Award, al Rio de Janeiro World Film Festival e al Paris International Short Film Festival. Attualmente è impegnato in nuovi progetti: il cortometraggio La macchina del tempo e la miniserie Il triplice abbraccio, che intreccia le atmosfere del legal thriller con quelle del mistero.

A proposito di Un giorno in più, il regista spiega l’urgenza semplice e umana dietro al progetto, ovvero “raccontare il tempo, inteso alla maniera di Seneca, come dimensione fragile e non permanente, che ci ricorda la nostra finitezza”.

“Allo stesso modo il sogno, che attraversa il cortometraggio, diventa una porta verso altre realtà possibili, uno spazio in cui ciò che è effimero può trovare nuova forma”, continua Bagnasco. “Ho voluto dedicare questo lavoro a Franco Battiato, a cui mi ha legato una profonda amicizia e con cui ho condiviso diverse collaborazioni professionali. Infatti, Una delle scene del film porta con sé un’eco del suo mondo metafisico, come omaggio discreto al suo universo poetico.

Questo lavoro, scritto con Francesca Scaglione e Filippa Gracioppo, non sarebbe stato possibile senza la fiducia e il sostegno concreto delle aziende che hanno scelto di crederci: il loro contributo non è stato solo un supporto economico, ma un vero atto di partecipazione culturale. Crediamo molto nell’importanza di coinvolgere sponsor aziendali nei progetti audiovisivi, una formula che stiamo sperimentando con successo e che intendiamo sviluppare anche per i prossimi lavori. Grazie anche a loro, questa storia ha potuto prendere forma e diventare un’esperienza da condividere con il pubblico”.