Le parole dell’allenatore nerazzurro dopo la partita di questo pomeriggio in casa della Juventus
Triplice fischio all’Allianz Stadium. Cristian Chivu, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa al termine del match con la Juventus. Qui le sue considerazioni, raccolte dall’inviato di Fcinter1908.it: “La squadra ha dominato dal primo minuto. E’ venuta qua a fare la partita e lo ha fatto vedere, salvo in alcuni momenti che potevamo gestire meglio. L’abbiamo ribaltata, purtroppo è mancata un po’ di lucidità nella gestione. Tirare fuori un po’ di pragmatismo e concretezza ci avrebbe permesso di tornare a Milano più felici di quanto siamo adesso”.
Ci sono ancora problemi legati al trauma della finale di Champions?
“Ma basta con la finale di Champions, sono passati cinque mesi. Con “cose del passato” non intendevo la finale di Champions. Ci sono certe abitudini e bisogna capire che in certi momenti al posto di fare cose belle, bisogna fare cose concrete. Hanno dimenticato la partita dell’anno scorso, me lo fanno vedere tutti i giorni in allenamento. Stanno lavorando sodo, con impegno e sacrificio. Non possiamo dimenticarci di quanto fatto oggi: negli ultimi 20 anni, l’Inter con una prestazione del genere qui non l’ho mai vista. Purtroppo andiamo a casa senza fare niente, ma la voglia di fare la partita c’è stata”.
Ora c’è l’Ajax all’orizzonte.
“Sono fiducioso, se la squadra riesce a fare queste prestazioni non mi preoccupa. Bisogna trovare un po’ di pragmatismo, deve capire come gestire i momenti in una partita da portare a casa”.
Normale che Thuram ridesse col fratello a centrocampo dopo il 4-3?
“Non l’ho visto, non so, non conosco il contesto, non so se sia successo qualcosa. Smettiamo però di fare polemiche, non fa bene a nessuno. Iniziamo a parlare di quello che abbiamo visto. Mi interessa capire i momenti della partita. L’atteggiamento della squadra secondo me è stato giusto, siamo riusciti a mettere in difficoltà la Juventus. Addirittura nel secondo tempo c’è stato uno stradominio, poi non abbiamo saputo gestire”.
Siete un po’ troppo prevedibili? Stai pensando a cambiare qualcosa?
“Sto pensando a iniziare a vincere le partite”.
Bisogna essere meno belli e più cattivi?
“I famosi momenti di cui parlo sono quelli. Non bisogna vergognarsi di fare alcune cose in campo”.
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