Massimo Donati appare provato in sala stampa al ‘Ferraris’, dopo la terza sconfitta consecutiva. Il ko patito contro il Cesena segna l’ennesima debacle della Samp in questo inizio di stagione, quella d’esordio in Serie B per il tecnico friulano. Nelle sue parole, la consapevolezza di essere in discussione alla luce dei risultati e delle prestazioni.
Errori prodotti in serie – “Le tre partite sono state uguali, il modo in cui abbiamo preso il gol, anche oggi da due palle inattive, e quindi è stata la falsa riga delle altre partite. Di conseguenza bisogna cambiare qualcosa. Tenere tutto questo possesso palla, il pallino del gioco in mano non sta portando di frutti. Poi è vero che i gol li prendi in maniera strana, però qualcosa va cambiato sicuramente”.
Manovra incompiuta – “Quando arriviamo sulla tre quarti, e ci arriviamo abbastanza frequentemente, poi manca l’ultimo pezzo del puzzle. E’ una cosa che è successa anche nelle altre partite. Come ho detto prima, tenere tanto la palla e far correre gli avversari finché si trova il varco giusto non sta portando frutti. Di conseguenza bisogna cambiare qualcosa”.
La scelta del portiere – Coucke titolare al posto di Ghidotti, Donati risponde così alle osservazioni dei cronisti sulla partita incerta del belga. “Si è valutato che è giusto dare l’occasione anche al portiere di mettersi in mostra ed essere valutato. Adesso è difficile dare un giudizio”.
Coda troppo isolato? – “Non credo fosse solo perché aveva Barak che spesso era vicino. Poi Pedrola si abbassava troppo a ricevere palla, mentre doveva stargli più vicino. Quando è da solo fa fatica. L’obiettivo era portargli Barak e Pedrola più vicino per dare una mano, per cercare di creare qualcosa. Non siamo riusciti a incidere più di tanto”.
Situazione pesante – A chi chiede se il clima attorno alla squadra e le contestazioni dei tifosi possano essere un ulteriore ostacolo, Donati risponde così: “Mi preoccupa il fatto dei risultati. Per i tifosi mi dispiace. Non ho bisogno di dire certe cose per arruffianare nessuno. Avere tanta gente così allo stadio è motivo di orgoglio. È tanta roba. Ci dispiace un sacco. I ragazzi danno tutto. Ci provano. Gira anche male. Ma siamo noi che dobbiamo farla girare. Per noi, per loro, per tutti quanti. Dobbiamo trovare un modo di farlo”.
Difesa fragile – Interrogato sulle due ammonizioni prese da Vulikic e Riccio nei primi 25 minuti di gioco, Donati risponde: “Non vorrei mai finire una partita senza giocatori ammoniti. Il fatto che ci siano ammoniti vuol dire che hanno lottato, che hanno cercato di contrastare. Per me è una cosa positiva”.
Panchina in discussione – “Credo che le persone della società devono valutare quello che facciamo io e lo staff al campo. Quindi se reputano che non va bene, è giusto che cambiano. Se invece reputano che si fanno le cose per bene, allora dicono no. Sul fatto di essere in discussione, io mi sento sempre in discussione. Ma prima di iniziare il campionato è una cosa che fa parte del gioco. Mi dispiace molto che siamo partiti così per la piazza che è, per la società che è, per l’importanza. Sicuramente dobbiamo trovare la chiave, la soluzione per capovolgere la situazione. Io sono solo una parte della squadra, del club, che deve cercare di far andare bene le cose. Se dovesse qualcuno reputare che non vado bene, è normale essere in discussione. Se invece no, ma credo che dall’atteggiamento della squadra si vede che l’ottimo, che ci provano e che cercano di fare tutto al meglio”.
Tante rotazioni – “L’ho sempre fatto e lo continuo a fare perché voglio che tutti siano vivi, che si sentano parte del progetto e che se lo retto vengono chiamati in causa. Stasera è toccato a Francesco Conti, che ha fatto la sua buona partita. Conti è un giocatore che farà belle cose nella sua carriera, lo sono sicuro. Poi l’ho cambiato specialmente perché eravamo sotto, e credo anche meritatamente eravamo sotto, e quindi ho messo un giocatore più offensivo. Oggi è capitato a Conti e la prossima non può capitare a un altro, perché come ho detto prima voglio che tutti si sentano che possono giocare tutte le domeniche”.
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