Il campionato di MotoGP ha un solo protagonista principale, Marc Marquez, che sta mettendo tutti in riga con la Ducati ufficiale. Poco da fare per gli altri costruttori, al lavoro per ridurre il gap e arrivare a fine stagione quanto più vicini possibile alle sue prestazioni. Ma quando hai la stessa moto, come nel caso di Pecco Bagnaia, ci sono pochi alibi. Chapeau al fuoriclasse spagnolo, l’italiano sta invece affrontando uno dei momenti più difficili in carriera.

Bagnaia a corto di risultati

E’ noto da tempo la capacità di Marc Marquez ad adattarsi ai prototipi e l’ha dimostrato ai tempi della Honda. Almeno fino a quando la RC213V non ha perso troppo terreno rispetto alle Desmosedici. Con il prototipo più competitivo sulla griglia della MotoGP, il copione è ormai identico in tutti i Gran Premi, con l’otto volte iridato sempre più leader della classifica e vicino al nono titolo mondiale. Ha messo in ombra Pecco Bagnaia in poche settimane, in pochi weekend di gara, e uscirne sarà molto complicato per l’allievo della VR46 Academy.

I vertici di Borgo Panigale continuano a dare fiducia al due volte campione del mondo, Gigi Dall’Igna assicura che i tecnici sono al lavoro per dare delle risposte. Anche se non si può negare che Pecco debba risollevarsi da sé, soprattutto dal punto di vista psicologico. Gli fa eco Alex Marquez, secondo cui serve una vittoria per rivedere la luce in fondo al tunnel.

Una situazione non facile per il piemontese, perché la Rossa emiliana sta regalando prestazioni da record nelle mani di Marc Marquez. Bagnaia non riesce ad adattarsi alla nuova moto e quando si intravedono spiragli positivi non riesce a tradurli in gara. In classifica generale gli sta davanti anche il pilota del team satellite Gresini, Alex Marquez. In Austria persino il rookie Fermin Aldeguer ha saputo fare meglio con la GP24.

L’analisi di Diggia

Ducati ha ottenuto un grande successo con la Desmosedici nella precedente stagione MotoGP. A causa di restrizioni, l’aggiornamento 2025 non ha potuto essere testato in modo particolarmente approfondito. Durante i test invernali, i tecnici hanno dovuto fare marcia indietro, rinunciando al motore e al telaio 2025. Ma questo non significa che la GP24 e la GP25 siano identiche. “Ci sono piccole differenze. Ma sono i piloti a fare la differenza più grande“, ha chiarito Fabio Di Giannantonio, trovando così una chiara reazione al calo di forma di Bagnaia. “La moto è incredibile. Ma sono necessari certi dettagli per essere veloci. A volte li troviamo, a volte no. Ma è ancora la moto migliore che abbia mai guidato in MotoGP”.

Il pilota di Chivasso lamenta mancanza di feeling in frenata, ma in Austria anche l’usura gomme ha remato contro. Serve uno stile di guida diverso, o forse non è solo questo? “La finestra di lavoro della moto è rimasta la stessa – ha aggiunto ‘Diggia’ -. La cosa difficile è atterrare sempre in quella finestra. Stiamo lentamente capendo dove si trova quella finestra. Lo ripeto, ma è difficile lavorare sull’assetto durante i weekend di gara. Ci mancano i test“.

La situazione nel box factory

La situazione di Pecco sta diventando un caso nel box Ducati (e nel paddock), quasi stemperando le fantastiche imprese di Marc Marquez, che si ritrova senza un vero rivale in questo Mondiale. Persino Marco Rigamonti, capotecnico del fenomeno di Cervera, si è espresso sulla vicenda. I dati dei due compagni di squadra sono ampiamente condivisi, ma servono a poco.

“Noi, come squadra, lavoriamo sempre insieme e questo ci aiuta a vicenda“, ha spiegato l’ingegnere italiano ad ‘AS’ -. Sì, lo aiuterei, perché quello che ho visto negli anni è che la differenza la fanno i piloti. Se Ducati è a questo livello, è perché si è affidata alle informazioni di tutti per arrivare a questo punto. Se ci fossero segreti tra le moto Ducati e i piloti, Ducati sarebbe a un livello inferiore… È importante che tutti nel team, compresi i tecnici di Pecco, mantengano un buon rapporto e si aiutino a vicenda il più possibile“.

Il commento del campione MotoGP

Cosa ne pensa Jorge Martin che ha condiviso la lunga battaglia per il titolo MotoGP 2024? “Dall’esterno, è difficile capire cosa sta succedendo. È la stessa moto di Marc, probabilmente quella dell’anno scorso. Cosa sta succedendo? Perché non funziona? Non lo so. Non sta mostrando la sua vera velocità, perché ti garantisco che quello che ho visto l’anno scorso non era quello che sto vedendo ora. Sicuramente tornerà a lottare con i migliori“.

Foto Ducati Corse