di
Samuele Finetti

L’unico elemento certo sembra essere il ruolo del padre Matt, che lo ha spinto a consegnarsi alle forze dell’ordine

Le ricostruzioni delle ultime ore in libertà di Tyler Robinson, il ragazzo 22enne che ha sparato a Charlie Kirk e che venerdì si è costituito, sono discordanti. L’unico elemento certo sembra essere il ruolo del padre Matt, che lo ha spinto a consegnarsi alle forze dell’ordine.

Inizialmente alcune testate statunitensi hanno fornito una versione secondo cui sarebbe stato proprio il genitore a riconoscere il proprio figlio nelle immagini dell’attentatore catturate da telecamere di sorveglianza nei pressi della Utah Valley University e diffuse dall’Fbi e dalle autorità locali. «Questo sei tu? Questa persona ti assomiglia?», avrebbe detto a Tyler, secondo quanto riferito alla Cnn da una fonte nelle forze dell’ordine e coinvolta nelle indagini. La stessa fonte ha poi spiegato che l’omicida ha confessato al padre di aver colpito l’attivista conservatore, ma di essere stato poi convinto a mettersi in contatto con un pastore. E un amico di famiglia ha informato l’ufficio dello sceriffo della contea di Washington. Altre testate dicono invece che è stato il padre a parlare con un esponente religioso.



















































Il Wall Street Journal, invece, ha parlato con Clinton Robinson, zio di Tyler, che ha sostenuto di essere stato lui a riconoscere il nipote e ad informarne Matt: «Ho pensato che assomigliasse a Tyler. A quanto pare, era così. Non ho davvero idea del perché lo abbia fatto». Il governatore dello Utah, Spencer Cox, ha poi ringraziato la famiglia per «avere fatto la cosa giusta».

Cox ha dichiarato anche che, mentre la caccia all’uomo era in corso, un parente di Robinson ha contattato un amico di famiglia, il quale ha riferito all’ufficio dello sceriffo che il 22enne aveva confessato l’omicidio o aveva in qualche modo fatto intendere di averlo commesso. Non emergono maggiori dettagli sul ruolo del padre nella versione delle forze dell’ordine, che si sono limitate a spiegare che l’uomo è stato coinvolto nell’arresto.

14 settembre 2025