MISANO ADRIATICO – Italian Bike Festival conferma una volta di più il ruolo di expo di riferimento del settore. Un luogo per preziosi approfondimenti e una piazza importante per i marchi che trainano la categoria, quelli dei grandi numeri e volumi ma anche per le aziende medio/piccole.
Proprio queste ultime, trovano a Italian Bike Festival il momento giusto per entrare in contatto con gli appassionati, mostrare ed argomentare le produzioni. Tra le altre cose, ne abbiamo selezionate alcune.








KarbonKrone, la ruota a 12 raggi
Si chiama KarbonKrone, una vera bellezza per impatto visivo e soluzione tecnica, un vanto per Sandro Marcorin, fondatore e CEO di Alchemist, grande appassionato di bici. Il progetto KarbonKrone 40 si basa su un cerchio in carbonio da 40 millimetri di altezza, con un canale interno da 23 millimetri di larghezza. Il disegno non è hookless, ma prevede l’ingaggio dello pneumatico attraverso un mini uncino (mini-hook, oppure hookless 2.0) e prevede il montaggio del tape tubeless.
Ci sono 12 raggi per ogni singola ruota, sono in carbonio e scorrono attraverso il mozzo in alluminio. Quest’ultimo ha la meccanica interna DT Swiss (con sfere CeramicSpeed), facile, efficiente ed immediato. Una della particolarità di KarbonKrone è la possibilità di intervenire meccanicamente sui raggi, innestati all’interno del cerchio con i nipples. Significa che si possono sostituire e la ruota può essere ri-raggiata. In caso di danno e seguente intervento, Alchemist si impegna a riconsegnare il prodotto in una settimana lavorativa. Il prezzo di listino è di poco superiore ai 4000 euro.










Fasten, il sistema che fa parlare
Un sistema che coinvolge tutta la bici, anzi entrambe le ruote. E’ il primo pacchetto che permette di togliere le ruote dal telaio senza la necessità di dover smontare pignoni e dischi. Al tempo stesso si crea anche una vera e propria intercambiabilità, perché la ruota davanti su può montare sul carro posteriore, quella dietro può essere ingaggiata alla forcella.
La tecnologia sviluppata da Stefano Costamagna e dal suo staff si chiama SWS (Switch Wheels System). Include le ruote con i suoi mozzi, più stretti rispetto ai tradizionali ed i supporti da montare al telaio (carro e forcella). Questi ultimi necessitano di sedi specifiche per il montaggio, non funzionano con i telai standard, ma è pur vero che Fasten fornisce anche l’intera mappa di messa in opera del sistema. Si utilizzano i perni passanti standard. A parità di montaggio non c’è un aggravio di peso che merita di essere argomentato.














Magene è anche trasmissione
Il distributore Magene per l’Italia è Gist Italia, una compagine che ha creduto nel brand (a giusta ragione) ed ha portato una ventata di aria nuova nel settore bici. Magene rende accessibile a tutti l’elettronica, la tecnologia moderna legata a misuratori di potenza e trasmissioni, si propone in modo davvero importante come player di rilievo per gli anni a venire.
Puntando la lente sulla trasmissione, della quale non si hanno ancora tutti i dettagli precisi, sarà disponibile su due livelli (proprio come i power meter, PES in alluminio e TEO in carbonio). Il funzionamento è ibrido, con una batteria da posizionare all’interno del telaio (che va ad alimentare bilanciere e deragliatore) ed i manettini che comunicano con la batteria via wireless. Da definire i prezzi, ma seguendo il filone Magene ci potrebbe essere un risparmio del 30/40% rispetto ai competitor, a parità di categoria e posizionamento sul mercato.












Le opere d’arte esistono: si chiamano Passoni
Nell’era del carbonio il titanio trova ancora spazio e le eccellenze artigianali esistono ancora. Ad Italian Bike Festival, Passoni ha esposto un prototipo di una creazione che vedremo nei prossimi mesi. La Prototipo, per ora vogliamo chiamarla in questo modo, è la prima bici Passoni che utilizza una forcella tutta in carbonio ed un manubrio integrato, anch’esso full carbon, disegnati, sviluppati e prodotti per la prima volta da Passoni. La bici rappresenta la versione rinnovata della Passoni Titanio Disco.
In aggiunta colpiscono alcuni dettagli: il passaggio degli pneumatici fino a 32 millimetri di sezione, lo sterzo con sedi (superiore ed inferiore) da 1,5”. C’è poi il forcellino ceco dal lato guida, non in ultimo la scatola del movimento centrale con sedi T47 (filettate) e larga 68 millimetri. Importante la cura dimagrante, con un risparmio di peso compreso tra i 120/140 grammi in base alla taglia (rispetto alla Titanio Disco). Passoni Prototipo è disponibile in taglie standard (otto), naturalmente su misura, per quanto concerne quote geometriche e anche resa tecnica.