A Verissimo racconta il suo passato: i figli adottivi e l’insegnamento

All’alba della nuova stagione di Tu si que vales? che conduce insieme a Rudy Zerbi, Littizzetto torna nel salotto di Silvia Toffanin. Esordisce raccontando delle ferie estive, con la sua solita ironia: «Il mio sogno era dormire… ma niente! E’ la menopausa» e sembra anticipare così il tema del suo nuovo libro. Racconta di essere in chiusura nella scrittura di un romanzo in cui al centro saranno tre donne, all’alba della vita matura «ma ci saranno tante gioie», dice. Parla dei figli, dicendo che Vanessa e Jordan, adottati, sono volati fuori dal nido. «In casa c’è ancora Svetlana, perchè studia qua», la ragazza bielorussa che Littizzetto ha accolto, ma racconta che alla fine tutti tornano a trovarla, spesso: «Vanno e vengono come le nuvole di De Andrè».

Parlando del suo passato, Toffanin la riporta ai tempi dell’insegnamento di musica a scuola, un momento che sembra anticipare un po’ chi sarebbe stata ‘Lucianina’ nel futuro: «Dovevi essere anche un po’ attrice, per mantenere alta l’attenzione – afferma – E’ un bel ricordo ed è stata una bellissima scuola, che mi è servita anche dopo». Racconta che era timida, era giovanissima (appena diciottenne) e all’inizio non riusciva a fare battute. E l’amore? «C’è spazio, ma non arriva», ma non sembra troppo triste, anzi: racconta di aver paura. «Già io non mi sopporto da sola, figuriamoci un altro… Servirebbe un libretto di istruzioni!», dice ridendo, ma non nega che le piacerebbe provare di nuovo la bellezza dell’innamoramento. «Basta che non sia rottamare!», conclude. Immancabile il saluto Pippo Baudo e il ricordo alla loro gag dei baci, inaugurati al Festival di Sanremo 2023: «Ci mancherà tanto».