I manifestanti rompono le transenne e fermano il gruppo all’ingresso di Madrid: organizzatori costretti ad annullare quella che doveva essere la passerella finale

Dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci

14 settembre 2025 (modifica alle 19:13) – MADRID

Cariche della polizia, proiettili di gomma, transenne trasformate in strumenti per atti violenti, il centro di Madrid collassato come il finale di questa agitatissima Vuelta 2025. Il Giro di Spagna è finito nel peggiore dei modi, senza un finale. I manifestanti pro-Palestina sono riusciti a bloccare l’ultima tappa, coi ciclisti che sono stati deviati nel giardino del Palacio Real e li sono stati informati della sospensione della corsa. La faccia del vincitore, Jonas Vingegaard, un poema di tristezza.

clima di festa—  

I ciclisti erano partiti rilassati e felici da Alalpardo, centro a una mezz’ora da Madrid, e hanno iniziato a pedalare facendosi le foto di rito, scherzando con pistole ad acqua e preparandosi per la festa finale.

deviati—  

A 80 chilometri dall’arrivo il primo intoppo: senza comunicazioni precedenti il gruppo è stato deviato su un percorso alternativo. Macchine nella corsia contraria e parcheggiate sul ‘percorso’. Il gruppo è stato riportato sul tragitto originale, ma mentre i corridori entravano a Madrid nel centro iniziava la battaglia.

gli scontri—  

Nei pressi della stazione di Atocha, sulla Gran Via, sul Paseo del Prado la gente ha iniziato a rimuovere le transenne. Cariche, scontri, caos generalizzato. E la folla che in tre punti ha invaso la strada gridando “No pasarán”.

stoppati—  

Impossibile terminare la corsa. E la cosa è parsa ancora più chiara quando nel momento di entrare in città per fare i giri previsti del percorso finale il gruppo è stato spezzato da un gruppo di manifestanti che ha fermato parte dei ciclisti con un grande striscione. Gruppo spezzato e poi riunito, e deviato nei giardini del Palacio Real, appena sotto il centro della città dove doveva arrivare la tappa.

festeggiamenti—  

I ciclisti si sono fermati, sono scesi dalle bici e finalmente sono stati informati che la tappa era stata sospesa, la Vuelta conclusa. La notizia in centro è stata accolta con giubilo e festeggiamenti dei manifestanti.

scortati—  

Ciclisti in macchina, alcuni su dei furgoni, i membri della squadra Israel via scortati verso l’hotel da un grosso cordone di polizia. Cancellate le premiazioni, ovviamente, e altri scontri in centro tra polizia e manifestanti, intervenuti in gran numero. Un finale di Vuelta assurdo, violento, triste, scandaloso.