Arriva la verità di Raoul Bova. L’attore, parla per la prima volta sulla vicenda mediatica – e ora anche giudiziaria – che lo ha travolto nell’ultimo periodo dopo la diffusione degli audio con Martina Ceretti, sua presunta amante. Parla con fermezza Raoul, a testa alta, lo fa senza paura delle conseguenze e con la sola voglia di dare una svolta alla sua situazione e far sì che quanto accaduto a lui non succeda anche ad altri.
“Ho vissuto un momento particolarmente intenso, che ho dovuto elaborare. Inizialmente non riuscivo a capire l’entità e la gravità di quello che stava succedendo – spiega l’attore -. Mi sono rifiutato, fin da subito, di accettare le minacce, il tentativo di estorsione, non avevo niente da nascondere e penso che nessuno debba piegarsi a minacce di questo tipo”.
“Io vado in giro a testa alta – aggiunge -. Chi mi conosce sa chi sono, conosce le mie vicende personali, non giudica e rispetta la mie decisioni. Ho provato grande delusione e sofferenza nel vedere un accanimento mediatico che non si è fermato solo alla presa in giro e sberleffo, che ci può anche stare per un personaggio pubblico, ma è andato oltre. Si può ferire in nome di un like. Questo a me ha fatto molto male. Vedevo una grande violenza nei miei confronti. Mi ha toccato”
Poi l’allusione a pensieri suicidi: “Mi sono venuti pensieri strani di delusione, anche di grande sconforto”.
Con Rocío non ho rancori
“Mi dicevano ti rovinerò la tua vita matrimoniale ma il mio rapporto di coppia da un po’ aveva delle situazioni interne che stavamo gestendo – dice Raoul -. Con Rocío non ho rancori. Le cose si fanno di comune accordo, in sintonia. Spero di avere rapporti con lei come li ho con la mia ex moglie”.
Le parole contro Fabrizio Corona e i giornali
Le parole su Fabrizio Corona, che non ha mai nominato esplicitamente: “Una persona che diffama, che fa il suo show anche chiedendo dei soldi e inneggiando alla rivolta generale, mi dicevo, ‘sono dentro un film o è realtà?’. Io mi sono chiesto perché. Per i like? Per la visibilità?cSi può ferire in nome di un like? Questo a me ha fatto molto male”.
Raoul ha anche ammesso di avere sofferto per il comportamento di alcuni giornali che non ci hanno pensato due volte prima di pubblicare articoli sul suo conto senza verificarli, senza pensare che proveniva da un fatto non legale.
“Da giornali importanti mi sarei aspettato un’etica più attenta e rispettosa. Non è stato tenuto conto dei miei figli che si sono sentiti dire cose non vere sul proprio genitore”.
La reazione di Fabrizio Corona all’intervista di Bova a Verissimo