di
Federica Maccotta

La soprano ospite a «Verissimo»: «Il figlio si era sfogato con me. Se lo avessi saputo prima sarei andata da lui, avrei buttato giù la porta»

«Avrebbero dovuto avvisarmi e dirmi che era morto. Era giusto saperlo subito e non dalle condoglianze delle persone, che pensavo all’inizio fosse un fake. Mi viene un magone a dirlo». Katia Ricciarelli torna sulla morte di Pippo Baudo, suo marito per 18 anni. E lo fa a Verissimo su Canale 5, ospite di Silvia Toffanin. Ribadendo la sua versione del difficile rapporto con l’entourage del presentatore, scomparso il 16 agosto a 89 anni

Ricciarelli, che nei giorni scorsi aveva commentato il testamento ed era stata diffidata dagli avvocati della storica assistente Dina Minna, ha rievocato l’ultimo periodo, in cui Baudo era in ospedale e a lei non arrivava nessun tipo di aggiornamento. «Tu provavi a chiamarlo? Era filtrato da una segretaria?, le ha domandato Toffanin. «Da quella parte non arrivava nulla, mai niente», è stata la risposta della soprano e attrice. «Di fronte alla morte, una persona con cui sei stata tutti quegli anni, sta morendo e non me lo dite?». 



















































«Adesso è appena successo, ma io voglio rendere giustizia», ha affermato, parlando di un Baudo «imprigionato». «Alla camera ardente ho visto la segretaria: era in lacrime, le dicevo perché non mi hai telefonato? È stato isolato da tutti. Tutti dicono la stesa cosa, c’è chi fa finta di averlo sentito». E ha aggiunto: «A una certa età forse si può anche cambiare carattere, ma non credo che lui volesse mettere da parte tutti. Lui è stato isolato, prima tutti lo acclamavano, poi gli hanno voltato le spalle quando si è allontanato dalla tv».

Anche con i due figli di Baudo, Tiziana e Alessandro, Katia Ricciarelli ha avuto pochi contatti. «Il figlio si era sfogato con me. Nemmeno lui era stato avvisato, è stato messo da una parte. Io l’ho visto piangere. Io non dico bugie, lo sai». 

Katia Ricciarelli ha parlato poi del suo rapporto con Pippo Baudo: «La nostra fortuna sarebbe stata di avere un figlio, sono stata sfortunata anche in quel senso». Ma, aggiunge, «sono stati 18 anni importanti, non litigavamo molto eravamo due persone adulte, sono sicura che non mi ha mai tradita, io ero gelosa quando lo vedevo con queste belle donne tutte spogliate». 

E ancora: «L’ho amato tanto, mi piaceva la sua apertura mentale di intelligenza, di cultura. Gli vorrei dire che siamo stati degli stupidini, ci siamo sposati pensando che sarebbe stata l’ultima tappa e i problemi si potevano risolvere. Mi dispiace che se ne sia andato praticamente da solo. Se lo avessi saputo prima sarei andata da lui, avrei buttato giù la porta. È brutto farlo morire solo quando sarei potuta essere lì, in questa situazione non perdonerò mai e verrà un giorno che i conti torneranno perché i conti tornano sempre».

Un accenno infine alla sua passione per il gioco d’azzardo: «Era un periodo che stavo sempre sola non sapevo che fare, mi divertivo a giocare e comunque non ho mai perso i suoi soldi. Il silenzio, non avere nulla da dire è stato il problema».

14 settembre 2025