La Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia statunitense che regola farmaci e vaccini, presenterà al Comitato Consultivo sulle Pratiche Vaccinali (ACIP, Advisory Committee on Immunization Practices) dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC, Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie) una revisione riguardante 25 decessi pediatrici segnalati dopo la vaccinazione contro il Covid-19.
Per la prima volta, viene eseguita un’analisi caso per caso: contatto con le famiglie, autopsie, raccolta di cartelle cliniche. Una svolta significativa rispetto alla narrativa ufficiale, che fino a oggi negava qualsiasi morte infantile attribuibile ai vaccini.
Cos’è il VAERS
Il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) è il sistema ufficiale degli Stati Uniti per raccogliere segnalazioni di possibili reazioni avverse ai vaccini. È gestito dalla Food and Drug Administration (FDA) insieme ai Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
Chiunque può fare una segnalazione: medici, operatori sanitari, genitori o semplici cittadini. Ma il VAERS non stabilisce automaticamente se l’evento segnalato sia davvero causato dal vaccino. È solo un punto di partenza: serve alle autorità per decidere quali casi meritano indagini approfondite, con autopsie, cartelle cliniche e colloqui con le famiglie.
Il problema è che troppo spesso questo lavoro di verifica non viene fatto. Indagini giornalistiche hanno mostrato che molte segnalazioni restano senza seguito, anche quelle più gravi. Per questo il sistema è stato definito “passivo e incompleto”: utile per lanciare un campanello d’allarme, ma del tutto insufficiente se le autorità non ci mettono mano.
Nonostante i limiti, il VAERS rimane una fonte preziosa: è lì che possono emergere i primi segnali di rischio, quelli che – se presi sul serio – dovrebbero guidare la sorveglianza sulla sicurezza dei vaccini.
Il ruolo di VAERS e i suoi limiti
I casi di decesso dei bambini dopo il vaccino COVID derivano da VAERS, su cui spesso sono state sollevate critiche: Studi (es. BMJ 2023) hanno dimostrato che i casi gravi vengono spesso ignorati o indagati superficialmente.
L’iniziativa della FDA rappresenta quindi un passo tardivo ma essenziale: trasformare segnalazioni grezze in indagini di causalità.
Se il sistema di farmacovigilanza funziona solo sulla carta e non nella pratica, il concetto stesso di “sicurezza vaccinale” perde credibilità scientifica.
Politica contro scienza
Le reazioni mediatiche (NYT, Washington Post) hanno messo in dubbio l’indipendenza della ricercatrice Tracy Høeg consulente senior della divisione vaccini della FDA e parlato di “strumentalizzazione politica”.
Questa scelta editoriale sposta il focus dal dato clinico (25 morti indagati) alla difesa del programma vaccinale.
Per un medico, ciò è gravissimo: significa che la comunicazione pubblica si concentra sul messaggio politico piuttosto che sulla valutazione scientifica del rischio-beneficio.
Dati sul rischio nei bambini
Il CDC continua a enfatizzare i rischi di Covid in età pediatrica, ma i numeri mostrano altro:
Mortalità per Covid in bambini sani negli USA (2024): 0,000057%.
Un rischio estremamente basso, che rende cruciale ogni segnalazione di possibile morte vaccino-correlata, poiché anche un numero ridotto di eventi avversi può alterare il rapporto rischio/beneficio.
La mancata trasparenza internazionale
Esperienze riportate da altri Paesi confermano una tendenza:
- mancanza di autopsie sistematiche,
difficoltà nell’ottenere dati (FOIA costose, risposte evasive), - sistemi dichiarati “non progettati per testare la causalità”.
In altre parole, il controllo post-marketing è stato più formale che sostanziale.
Il punto cruciale
Per la comunità medica, la questione non è ideologica ma clinico-etica:
25 decessi pediatrici confermati in una revisione FDA sono un dato che richiede attenzione massima.
Il vero rischio non è la politicizzazione della vicenda, ma l’erosione della fiducia nella farmacovigilanza e nel rapporto trasparente medico-paziente.
La revisione della FDA è tardiva ma inevitabile. Per la prima volta, incrina la narrativa che negava decessi infantili post-vaccino.
Il compito dei medici non è difendere programmi sanitari a priori, ma valutare i dati, distinguere correlazione da causalità con rigore, e garantire che ogni bambino riceva un intervento solo se il beneficio supera chiaramente il rischio.
L’assenza di trasparenza, la minimizzazione dei segnali di allarme e la riduzione del dibattito a slogan politici rappresentano il vero pericolo per la salute pubblica.
Fonte: FDA to present review of 25 child deaths after Covid vaccination
Agency insiders leaked details of an FDA review linking 25 paediatric deaths to Covid vaccination, sparking controversy ahead of a key CDC panel meeting in the coming week. Maryanne DeMasi