“Era diverso dagli altri, per questo è rimasto solo. Prendeva sempre le difese dei più deboli e per questo lo chiamavano spione. Amava la musica, andare a pescare col padre, cucinare, aiutava in casa. Anche per questo veniva bullizzato. L’ultima sera, prima della tragedia, ha preparato il pane e i biscotti”, concludono i genitori. Al suo funerale, che si è celebrato sabato, su 12 compagni di classe se n’è presentato solo uno.