La settimana riservata alla Coppa Davis ha lasciato intatta la classifica ATP nelle prime 48 posizioni. L’Italia, che conta quattro Top 30 come solo gli Stati Uniti, si presenta alla stagione asiatica con l’ambizione di continuare il felice trend del 2025. Anche se, come ha scritto Luca Marianantoni su SuperTennis, sarà difficile per Sinner riprendere la vetta della classifica entro la fine del 2025. Dopo lo US Open, infatti. Se si guarda la Race, ovvero la classifica basata sui risultati stagionali che a fine anno coinciderà con il ranking classico, Sinner deve recuperare 2.590 punti rispetto ad Alcaraz. Jannik dovrà tentare un’impresa simile a quella completata nel 2016 da Andy Murray che dopo lo US Open vinse due Masters 1000 (Shanghai e Vienna), due ATP 500 (Pechino e Vienna) e le Nitto ATP Finals da imbattuto, per un totale di 4.500 punti. Djokovic, il suo rivale per la vetta della classifica, appena 1.540.
Alcaraz, diventato nel 2022 il più giovane numero 1 del mondo, potrebbe diventare l’undicesimo giocatore, e il secondo dopo Rafa Nadal, a finire almeno due stagioni da numero 1 del mondo nell’era del ranking computerizzato, introdotto nel 1973.