Nella seconda semifinale del torneo ATP di Washington Simone Bolelli e Andrea Vavassori domano 4-6 6-2 10-4 al match tie-break la coppia Neal Skupski-John-Patrick Smith e approdano in finale. Nel match per il titolo i due italiani sfideranno la coppia franco-monegasca Hugo Nys-Edouard Roger-Vasselin
La coppia italiana inizia il match con l’1-0 firmato a 30, il tandem anglo-australiano replica con l’1-1 a 15. Bolelli sigla il 2-1 con un autorevole turno di battuta e il suo partner lo imita per firmare il 3-2. Skupski e Smith rimontano da 0-30 prima di impattare sul 3-3 e, al deciding point, realizzano il break del 4-3 dopo aver condotto 0-40, vantaggio consolidato dall’ottimo turno di servizio per il 5-3. Il tandem italiano accorcia sul 5-4, nulla può però sul turno di battuta di Smith che con l’ace firma il 6-4 della prima partita.
L’equilibrio nel secondo parziale si rompe al quarto gioco: i due azzurri scappano sullo 0-40, gli avversari annullano le prime due palle break, ma alla terza la gran difesa di Vavassori costringe Skupski all’errore e vale il 3-1. I titolari della prima testa di serie rimontano da 0-30 e allungano sul 4-1, Skupski sigla a zero il 4-2. Simone Bolelli, con il gran passante di diritto piazzato in mezzo ai due avversari, sigilla il 5-2 e il suo partner, con un esemplare turno di battuta, chiude i conti per il 6-3 che rimette tutto in equilibrio.
Il match tie-break si trasforma in un autentico monologo. La coppia italiana è incisiva nei colpi da fondo, pressa i rivali, fa buona guardia a rete e scappa sul 5-0. Il tandem anglo-australiano tenta una minima reazione sul 5-2, ma una nuova serie di quattro punti consecutivi propizia il 9-2, prologo alla chiusura definitiva che arriva sul 10-4.
La coppia azzurra piazza sei ace, commette un solo doppio fallo e serve il 59% di prime palle, contro il 66% dei rivali. Bolelli/Vavassori ottengono l’86% di punti quando entra la prima e trasformano una sola palla break sulle tre a propria disposizione. Il computo complessivo dei punti premia i giocatori italiani 61 a 51.