Una selezione di letture tra le più recenti pubblicazioni che hanno animato il panorama letterario in Italia in questa primavera.
CARCERE, GUERRE E FIGLI
Con Donnaregina, Teresa Ciabatti firma per Mondadori un libro ibrido e perturbante, che mescola autofiction, inchiesta e riflessione privata. Il cuore del romanzo è l’incontro tra la scrittrice e Peppe Misso, ex boss della camorra, oggi collaboratore di giustizia, con cui condivide tre anni e mezzo di conversazioni. Ma il racconto criminale si intreccia con un’altra storia, più sommessa: quella della malattia della figlia e dell’incomprensione generazionale. Ciabatti costruisce un romanzo spiazzante, dove camorra, plastiche facciali e maternità, convivenza col male e senso di giustizia si sfiorano e si confondono.
DAVID MAMET: BAMBI HA PERSO. E LO SAPPIAMO TUTTI
David Mamet sa come si scrive un dialogo che affetta la carne. Premio Pulitzer, drammaturgo leggendario (American Buffalo, Glengarry Glen Ross), regista e sceneggiatore da Oscar, nel 2008 pubblica questo libretto esplosivo: Bambi contro Godzilla. Titolo geniale per una diagnosi feroce del cinema americano, dove la bellezza e l’innocenza (Bambi) vengono quotidianamente annientate dalla macchina da guerra dello show business (Godzilla).
Ripubblicato oggi da Minimum Fax, è ancora più attuale. In un’epoca in cui l’industria dell’intrattenimento si traveste da etica progressista e inclusiva, Mamet ci riporta alla nuda verità: tutto è narrazione. Ma attenzione a chi la controlla. Chi ama il cinema lo deve leggere. Chi lavora nel cinema lo odierà. Tutti gli altri ridono, ma con un po’ di angoscia.
BEAUVOIR VS SARTRE
Questo breve dialogo tra Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre, tradotto con cura da Mara Cantoni e Massimo Gallerani, restituisce un momento cruciale del femminismo europeo degli anni Settanta. Più che un semplice scambio di idee, è una partita a viso aperto tra due intellettuali profondamente legati, ma che non rinunciano a sfidarsi su temi delicati come la condizione femminile e l’uguaglianza di genere. De Beauvoir, con la sua consueta lucidità, non si limita a interrogare Sartre: lo incalza, lo provoca, mettendo in crisi alcune sue convinzioni, senza mai abbandonare un rispetto che però non significa indulgenza.
La conversazione si fa specchio di un rapporto dove mettere in discussione l’altro è un atto d’amore, un modo per crescere insieme e spingere il pensiero verso una parità che sia concreta e vissuta, non solo ideale.
SU KARL MARX – ERNST BLOCH
In questo volume pubblicato da Deriveapprodi, Ernst Bloch affronta il pensiero di Karl Marx mettendone in luce gli aspetti meno dogmatici e più aperti al cambiamento.
La sua lettura insiste su ciò che definisce “utopia concreta”: un’idea di futuro possibile, costruita sulle speranze storiche dell’umanità.
Non si tratta di un sogno astratto, ma di una tensione reale verso la trasformazione sociale.
Bloch rilegge Marx a partire dai Manoscritti del 1844, dando centralità al desiderio, alla possibilità, all’incompiuto.
È un marxismo che non chiude, ma apre: che guarda avanti, invece di congelarsi in formule.
PELI, PRINCIPI E COMPROMESSI
Lavinia, giovane dottoranda senza stipendio, vive sospesa tra ideali forti e necessità materiali, incarnando un conflitto che molti sperimentano ma pochi raccontano con tanta autenticità. Difende con passione il pelo femminile, quel confine tra dentro e fuori del corpo che per lei è equilibrio e identità, ma si scontra con un mondo che vuole tutto liscio, epilato, perfetto. Il suo impegno la colloca in un solido orizzonte teorico, ma la realtà è più dura. Quando un misterioso feticista di OnlyFans, le propone soldi in cambio di una manciata di peli, si trova a barcamenarsi tra il compromesso e la necessità di autonomia economica.
Questo racconto racconta più di una battaglia estetica: è la storia di una generazione che deve negoziare valori e sopravvivenza, resistenza e adattamento, identità e mercato. Lavinia si scopre fragile e forte, ingenua e pragmatica, e attraverso lei emerge una domanda urgente: fino a che punto possiamo sacrificare ciò in cui crediamo per garantirci una parvenza di libertà?
AGOSTO NERO
Agosto è un buco nero (Eris) di Tzarina Caterina Casiccia è tutto fuorché un tuffo nel relax tranne per i fan di Quarto grado e Chi l’ha visto. È un viaggio disturbante dentro il lato oscuro dell’estate, un’antologia di 31 eventi tragici – uno per ogni giorno del mese – che vanno dalle stragi italiane ai suicidi celebri, passando per delitti dimenticati, lutti privati e catastrofi collettive. L’autrice, con sguardo visionario e taglio personale, ricostruisce contesti, atmosfere, tracce emotive, senza la pretesa del saggio storico ma con la potenza narrativa di chi conosce bene l’odore del sangue e del silenzio.
Casiccia intreccia cronaca nera, immaginario pop, storia politica e memoria familiare: c’è Piazzale Loreto e c’è sua nonna, c’è Marina Cvetaeva e c’è l’uragano Katrina, c’è la Beat Generation e il Mostro di Firenze. Il filo conduttore è il disagio, la malinconia, la carne che deperisce troppo in fretta, le mosche. Un libro che inquieta, incanta e scuote, come un agosto vissuto senza difese.
IL PESO DELLE PAROLE
Con Linguicismo e potere (Eris), Rosalba Nodari affronta un tema tanto invisibile quanto pervasivo: la discriminazione che passa attraverso la lingua. In un mondo che dà per scontato il “parlare bene”, questo saggio mette in discussione i codici linguistici che definiscono status, appartenenza e legittimità. L’autrice ci accompagna in un’indagine sociolinguistica che attraversa l’Italia e il mondo, con esempi concreti che mostrano come un accento o un dialetto possano determinare l’accesso alla casa, al lavoro, alla giustizia.
Nodari parla di antimeridionalismo, di accademia anglofona, di geopolitica linguistica e, naturalmente, di linguaggio inclusivo e genere.
IL LATO OSCURO DELL’INFANZIA
In Sono il re del castello (Safarà), Susan Hill racconta una delle storie più disturbanti e profonde mai scritte sull’infanzia, lontana da qualsiasi idealizzazione. Pubblicato nel 1970 e diventato un classico della letteratura britannica, questo romanzo affronta con lucidità spietata il bullismo, l’isolamento emotivo e l’incomprensione degli adulti. Hill disegna con precisione millimetrica la tensione psicologica tra due undicenni costretti a convivere in una villa cupa e opprimente, simbolo perfetto del mondo adulto che li ignora.
Il potere, il dominio e la paura si intrecciano in un dramma senza sbocchi, dove la natura – unico rifugio per uno dei due protagonisti – è insieme consolazione e teatro di resa. Hill non cerca colpe semplici né redenzioni facili. Ci offre piuttosto uno sguardo lucido e crudele su ciò che accade quando si nega ai bambini l’ascolto, la cura e la possibilità di essere davvero visti
MATEMATICA E LETTERATURA
C’era n volte di Sarah Hart, Il Saggiatore, non è il solito libro. L’autrice, matematica di fama e prima donna a insegnare geometria al Gresham College di Londra, esplora con leggerezza e rigore il legame tra matematica e letteratura. Nel suo libro C’era n volte dimostra come la matematica sia presente nelle strutture poetiche, dai ritmi delle filastrocche a Dante e Shakespeare, ma anche nei testi di grandi autori come Tolstoj, Melville e Joyce. L’opera rivela come romanzi e poemi usino schemi numerici e metafore matematiche per costruire significati profondi, tipo Joyce che per ideare un intero capitolo di Ulisse, il settimo, Itaca, lo costruisce nelle forme di un dialogo matematico. Hart sottolinea che la bellezza di un teorema matematico e quella di un’opera letteraria condividono lo stesso principio di armonia formale.
ALICE NEL PAESE DELLA MATEMATICA
Lewis Carroll, famoso per le avventure di Alice, ha prodotto anche Una storia ingarbugliata, una raccolta di dieci racconti intrisi di enigmi matematici nascosti tra parole e situazioni surreali. Il libro si compone di dieci nodi, knot appunto, da risolvere. Al termine infatti di ciascuna storia c’è un enigma matematico da sciogliere. Riprendendo la volontà dell’autore e il suo club, tutti, tranne l’8, hanno la soluzione in appendice capovolgendo il libro, chi risolve invece il misterioso enigma può scrivere al Saggiatore, spiegando anche il ragionamento fatto. Qui la matematica si mostra non solo rigorosa, ma anche ironica e poetica, pronta a intrappolare chi osa perdersi nei suoi intricati labirinti.
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