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Redazione Online

Il direttore dell’Fbi: «Il Dna di Robinson sull’asciugamano in cui era avvolto il fucile e su un cacciavite sul tetto del campus. Aveva scritto “ho l’opportunità di uccidere Kirk e la coglierò”». Il vicepresidente Vance condurrà il podcast dell’attivista

Tyler Robinson non ha confessato di aver ucciso Charlie Kirk. Lo conferma il governatore repubblicano dello Utah, Spencer Cox, smentendo così le notizie di stampa secondo le quali il presunto assassino avesse ammesso di aver sparato all’attivista politico trumpiano.

«Robinson non ha confessato e non sta collaborando con le autorità – ha detto Cox alla Abc -, a differenza di tutte le persone a lui vicine, cosa che ritengo importantissima». Nuove prove, però, collocano il 22enne Robinson sulla scena del delitto



















































Il direttore dell’Fbi, Kash Patel, ha riferito che gli investigatori hanno recuperato il Dna di Tyler Robinson su un asciugamano usato per avvolgere il fucile Mauser calibro .30-06, trovato nel bosco a 60 chilometri da Salt Lake City, utilizzato per uccidere Kirk. Il Dna del 22enne, ha detto Patel in un’intervista a Fox News, è stato rinvenuto anche su un cacciavite sul tetto dell’edificio del campus della Utah University da dove è stato sparato il colpo fatale. «Posso riferire oggi che l’analisi delle tracce di Dna sull’asciugamano che era avvolto intorno all’arma da fuoco e sul cacciavite hanno dato esito positivo per quanto riguarda la compatibilità con il sospetto in arresto», ha affermato Patel, mentre il Dna rilevato sull’arma non è invece ancora stato analizzato.

Nell’intervista a Fox News, il direttore dell’Fbi ha rivelato che Robinson, prima dell’attentato compiuto mercoledì, avesse scritto di avere «l’opportunità di eliminare» Kirk e «la coglierò al volo»: si tratterebbe di un «biglietto» o di uno «scambio di messaggi di testo» che poi sarebbe stato «distrutto», ma in seguito recuperato dagli investigatori. «La sua famiglia ha confermato alle autorità la sua ideologia di sinistra», ha concluso Patel non condividendo il testo completo dei messaggi incriminati.

Vance: «Condurrò il Charlie Kirk Show»

«Domani (oggi, lunedì 15 settembre ndr.) avrò l’onore di condurre il Charlie Kirk Show. Unitevi a me per rendere omaggio al mio amico». A scrivere questo messaggio era stato il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance che ha raccolto, momentaneamente, il testimone del podcast dell’attivista 31enne assassinato. «Gli ultimi giorni sono stati estremamente difficili per il nostro Paese. È stato una parte fondamentale per l’elezione di Donald Trump a presidente – ha affermato Vance in apertura di podcast -, per la mia elezione a vicepresidente e gran parte del nostro successo negli ultimi sette mesi è dovuto ai suoi sforzi – il suo lavoro di staff, il suo sostegno e la sua amicizia. Non credo di essere il solo a dire che Charlie è stato il più intelligente operatore politico che abbia mai conosciuto»

Il vicepresidente ha raccontato anche l’incontro con la vedova, Erika Kirk: «Quando l’ho incontrata, sono rimasto senza parole e non avevo idea di cosa dire. Non ho cercato di consolarla, perché come si può consolare una persona che ha appena perso un marito e un padre amorevole? Ma abbiamo semplicemente parlato di Charlie. Abbiamo parlato di chi era, di alcuni dei nostri ricordi preferiti. Abbiamo parlato delle sue idiosincrasie e di tutte le cose che rendevano Charlie Kirk ciò che era».

15 settembre 2025 ( modifica il 15 settembre 2025 | 19:09)