di Massimiliano Catapano
Un nuovo ospedale destinato a diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale. È questa la prospettiva annunciata ieri dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona”, Ciro Verdoliva, nel corso di una conferenza stampa in cui ha presentato il progetto del futuro “San Leonardo”, chiamato ad assumere un ruolo di eccellenza nel panorama sanitario. Un progetto ambizioso che, nelle intenzioni della governance sanitaria, dovrà incarnare tre anime inscindibili: quella assistenziale, legata alla cura dei pazienti; quella territoriale, in grado di rispondere ai bisogni delle comunità locali; e quella universitaria, pilastro irrinunciabile per la ricerca e la formazione scientifica.
Il sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, ha accolto con favore l’annuncio, sottolineando tuttavia l’importanza di mantenere salda la centralità dell’ospedale “Santa Maria dell’Olmo” all’interno della nuova rete. “Si tratta di una prospettiva di assoluta rilevanza – ha dichiarato – ma occorre garantire che le esigenze delle comunità coinvolte trovino pieno riconoscimento. Cava de’ Tirreni, con il suo presidio storico, così come Mercato San Severino con il Curteri, devono restare parte integrante del progetto, in un’ottica di prossimità e appropriatezza dell’assistenza sanitaria”.
Servalli ha poi ricordato come la scelta, compiuta anni fa da Cava, di lasciare l’ASL per aderire alla nascente Azienda Ospedaliera, fosse dettata proprio dal principio di voler costruire una sanità più vicina ai cittadini e capace di garantire standard elevati. Da qui la richiesta al nuovo direttore generale di aprire subito un tavolo operativo, condiviso con le rappresentanze istituzionali, per dare forma concreta al percorso delineato. L’appello del sindaco è chiaro: la nascita del nuovo San Leonardo non deve tradursi in uno squilibrio, ma diventare l’occasione per valorizzare tutti i poli esistenti, rafforzando una rete sanitaria moderna, capillare e realmente a servizio del territorio.