Dopo una domenica nella quale ha addirittura disertato le interviste per dedicarsi ad una lunga riunione tecnica con gli ingegneri, rivedere un Pecco Bagnaia sorridente al termine della giornata dei test collettivi della MotoGP a Misano è stato un primo piccolo segnale positivo. Alla fine anche oggi non è andato oltre all’ottavo posto, staccato di circa sei decimi dal miglior tempo di Pedro Acosta, ma ha tolto un secondo rispetto al giro veloce che aveva fatto ieri in gara.

A prescindere dai tempi, ha apprezzato il lavoro, svolto in maniera poco tradizionale rispetto ad una normale giornata di test, che lo ha portato a fare uno step a livello di feeling in sella alla sua Desmosedici GP. Se c’è una cosa che gli ha insegnato questa difficilissima stagione, però, è che non deve trarre delle conclusioni troppo affrettate sui suoi progressi, quindi a fine giornata ha preferito non fare grandi proclami quando ha incontrato i giornalisti. 

Ieri hai avuto una lunga riunione tecnica: che piano tecnico ne è venuto fuori per oggi?
“Non posso dire niente di specifico, ma oggi è stato importante non provare nuove parti, ma concentrarci su quello che abbiamo. Abbiamo deciso di cambiare alcuni set-up per capire la direzione. Sono stato molto competitivo, perché ho fatto il miglior tempo con una gomma di 21 giri, qualcosa che non sono riuscito a fare nel resto della stagione. E’ vero che questa pista mi ha aiutato un po’, ma esclusa la caduta è stata una buona giornata. Non so se possiamo portare tutto in Giappone, perché dobbiamo capire meglio la situazione, ma sono sicuro che stiamo andando nella direzione giusta”.

Quest’anno hai già avuto tanti alti e bassi: sei sicuro che quello che hai provato oggi funzionerà in futuro?
“Voglio rimanere calmo, ma sono sicuro che la squadra in Giappone lavorerà molto per aiutarmi a trovare ciò che abbiamo testato oggi. E lo ritroviamo, voglio dire che saremo di nuovo in grado di lottare per il podio. Se non sarà così, continueremo a lavorare più lentamente, ma in una buona direzione, come abbiamo fatto oggi. Normalmente nei test proviamo tante parti, oggi è stato più importante concentrarsi sulla performance, sul mio feeling sulla moto, ed è stato fantastico”.

Oggi abbiamo visto che Stoner è stato a lungo nel tuo box? Ti ha aiutato? Com’è nata questa cosa: sei tu che hai chiesto il suo aiuto o è stato lui a proporsi?
“Se potessi Casey l’avrei sempre, ovviamente non è possibile, ma quando una persona può sfruttare il parere dei piloti è fondamentale e ho cercato di farlo in tutti i modi. Ci troviamo molto bene, chiacchieriamo, abbiamo le stesse idee più o meno e devo dire che è venuto molto naturale. Poi comunque lui ha un rapporto fantastico con Cristian (Gabarrini, il suo capo tecnico) e quindi è venuto un po’ da solo, ma è un qualcosa che abbiamo già fatto, è dal 2021 che bene o male siamo in questa situazione con Casey, quando c’è mi aiuta moltissimo”.

Ieri non sei venuto a parlare con i giornalisti e c’è stata anche questa dichiarazione di Dall’Igna in risposta al fatto che avevi detto che stai perdendo la pazienza, nella quale ha detto che anche lui e i tifosi la stanno perdendo…
“Dipende sempre dalla domanda comunque, messa giù nel modo giusto non doveva essere critica come cosa, però ogni tanto siete un po’ fetenti (ride). Come ripeto da diverse gare, l’atmosfera nel box è sempre la stessa, lavoriamo insieme. Loro sono in difficoltà quanto me, stanno lavorando tantissimo per cercare di darmi quello di cui ho bisogno. Sicuramente non sono contenti neanche loro, è giusto che non siano contenti, vorrebbero vedere i loro piloti primo e secondo, invece le ultime tre gare sono stato ottavo, nono e settimo e ieri mi sono steso. Ieri avrei fatto un po’ meglio, ma comunque non in top 5. Poco da dire, è giusto che non ci sia felicità in questo momento, ma ci sta lavorando per arrivarci”.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Danilo Di Giovanni / Getty Images

Oggi hai tolto un secondo rispetto al giro veloce di ieri, detta così sembra tanta roba…
“Non voglio dire nulla perché comunque è meglio così, però sicuramente a livello di passo e ritmo è stata una giornata molto positiva, considerando che il tempo l’ho fatto con la gomma che aveva 21 giri ed è qualcosa che era da tempo che non mi succedeva, quindi sono contento. Ci sono ancora dei limiti, però stiamo cercando di spostarli un po’ più avanti”.

Ora c’è qualche giorno di riposo prima del Giappone: meglio staccare o continuare a cercare delle soluzioni?
“Io riesco a staccare molto, al lavoro lavoro, quando arrivo a casa stacco: ieri sera sono andato a mangiarmi le tagliatelle al ragù con i miei amici e devo dire che sono contento così. Poi è ovvio che in questa situazione si pensa più al dettaglio, perché provi a fare il massimo che puoi dalla dieta, dall’alimentazione, dalla preparazione per arrivare più pronti alla prossima gara o comunque per essere nella miglior forma possibile per performare bene. Essere ossessionati è un pro ma è anche un contro spesso, quindi bisogna riuscire a bilanciare bene le cose”.

Perché effettivamente che tu faccia così male è incredibile e incomprensibile…
“Sono d’accordo, infatti mi sono stufato e non voglio più fare così male”.

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