di
Mario Parolari
Ex stella dei fornelli del famoso ristorante Rose Pistola, il padovano è stato arrestato dalla polizia. Già arrestato per un’altra rapina, si era scusato con i bancari
La scena descritta dalla polizia di San Francisco, in California, potrebbe essere parte di un film americano anni ‘90. Poco prima di mezzogiorno un uomo entra in una banca in centro città, si avvicina al bancone, passa all’impiegato un biglietto in cui chiede soldi. L’impiegato, temendo per la sua sicurezza, collabora consegnando una borsa piena di dollari. L’uomo la prende e scappa. Per le autorità americane il protagonista del colpo – e di altre due rapine eseguite in serie con modalità simile lo stesso giorno – sarebbe Valentino Luchin, ex chef padovano residente a San Francisco.
Sospettato di tre rapine in un giorno
I fatti risalgono allo scorso 10 settembre, quando gli agenti di polizia del dipartimento della metropoli sono intervenuti per una rapina in una banca in pieno centro città. Grazie agli indizi forniti dai residenti, «le autorità hanno identificato Luchin, che vive nel quartiere, come il principale sospettato», spiega una nota della polizia. Non solo. «Lo stesso giorno nel Central Distric si sono verificate altre due rapine in banca con una descrizione del sospettato e un modus operandi simili. Gli agenti hanno stabilito che il sospettato autore di queste rapine era Luchin». L’ex chef è stato arrestato e portato nella prigione di San Francisco. L’accusa è di rapina multipla e tentata rapina, anche se Lucchin non è ancora stato formalmente incriminato. Non è stato specificato a quanto ammonterebbe la refurtiva.
Dal Veneto agli Usa
Sessantadue anni, originario di Este, Valentino Luchin si era trasferito in California nel 1993, dopo aver lavorato in Italia e all’estero. «Ho affinato le mie abilità culinarie tra i Colli Euganei e la costa veneziana, fondendo sapori e tecniche locali per creare un’autentica cucina italiana. Per me, cucinare è un viaggio nel tempo e nel gusto, che mi dà la possibilità di creare piatti innovativi che incarnano la mia filosofia gastronomica», si descriveva su un sito professionale. Come executive chef, aveva gestito il rinomato ristorante di cucina italiana «Rose Pistola» a North Beach. Dopo quell’avventura, Luchin era diventato proprietario e chef dell’«Osteria Ottavio» a Walnut Creek, chiuso dopo 6 anni nel 2016. Come ha raccontato nel 2018, l’investimento aveva lasciato Luchin e la moglie in gravi difficoltà finanziarie. Secondo diversi media americani, nel 2015 la coppia era finita in bancarotta per centinaia di migliaia di dollari.
Già arrestato per rapina, si era scusato con i bancari
Nel 2018, Luchin era già stato arrestato ad Orinda, in California, per aver rapinato una banca, rubando 18mila dollari e fuggendo su una Mercedes. In un’intervista dalla prigione al giornale East Bay Times aveva spiegato di aver scritto una lettera di scuse agli impiegati della banca, e di non aver voluto far male a nessuno: «Pensavo fosse un buon piano, ma non lo è stato. La mia azione non era aggressiva. Era una pistola falsa. Non so nemmeno come caricarne una vera». Come movente, Luchin aveva indicato i problemi finanziari dopo il fallimento del ristorante «Ottavio»: «Tutto è andato per il peggio e le cose sono diventate più complicate». Dopo il caso, Luchin aveva continuato a lavorare come chef facendo consulenze. Nell’ultimo post su Instagram pubblicava il menu di un ristorante alle Hawaii dove sembrava essersi spostato per lavorare. Era febbraio. Poi, più nessuna notizia. Fino al momento del nuovo arresto.
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15 settembre 2025 ( modifica il 15 settembre 2025 | 19:00)
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