«È una riforma attesa da anni che prova a contrastare le carenze di organico, a sburocratizzare il sistema e a valorizzare le competenze delle professioni sanitarie». Claudio Lucia, presidente dell’Ordine dei Medici astigiani, valuta in modo la «rivoluzione degli ordini». Tutto parte dallo «scudo penale».

le reazioni

“Così finiamo in un tritacarne”. Il rinvio della tutela penale scatena l’indignazione dei medici

Sara Sergi

26 Agosto 2025

Siete soddisfatti?
«Rendere stabili gli interventi relativi sulla responsabilità penale per i professionisti sanitari significa restituire ai medici la giusta serenità, presupposto essenziale per la sicurezza delle cure»
Sta parlando dello “scudo penale”?
«Sì è un provvedimento richiesto sia dal mondo sanitario sia da quello giudiziario: il 98% delle cause contro i professionisti si conclude con assoluzione o archiviazione».
Senza scudo quali erano le conseguenze?
«Costi elevatissimi sia per i medici ingiustamente incolpati, che si vedono rovinata la vita e la carriera, sia per il sistema sanitario, che, per il timore generalizzato delle denunce, vedono lievitare i costi della medicina difensiva».
Saranno soddisfatti anche i pazienti?
«Questa tutela non costituisce certo un’impunità, il medico è punibile per colpa grave, e i cittadini possono sempre procedere in sede civile per ottenere risarcimenti che sarebbero anche più rapidi non dovendo attendere, come spesso accade la conclusione del procedimento penale».

L’INTERVISTA

L’avvocato di Asti sulle denunce ai medici “Il 90% sono casi infondati”

Sara Sergi

26 Agosto 2025

I medici lavoreranno più serenamente?
«Sì, e si rinsalda la relazione di cura con i cittadini fatta di fiducia reciproca. Rende inoltre di nuovo attrattivo il Servizio sanitario nazionale che, oggi, non è in grado di trattenere i suoi professionisti né di ingaggiarne di nuovi. Più medici significa migliori condizioni di lavoro per tutti».