Le parole dell’olandese ex nerazzurro ed ex compagno di squadra del rumeno ai tempi dell’Ajax
Cristian Chivu è arrivato all’Inter troppo presto? Al quesito risponde uno che lo conosce bene, Andy Van der Meyde. Queste le parole dell’altro ex nerazzurro ai microfoni della Gazzetta dello Sport:
“Chi decide che sia troppo presto o no? Se questo mestiere lo hai dentro, non c’è un problema di tempo. Dal Parma all’Inter è sicuramente un grande salto, rischioso per tutti, ma credo che i dirigenti lo conoscano bene: si fidano e gli hanno dato fiducia. Resta una scommessa enorme, ma per me può vincerla se riesce a togliersi di dosso il passato. Da Thuram a Lautaro, fino a Calhanoglu che ho rivisto benissimo, in tanti devono dimenticare la fine della scorsa stagione”.
Vede ancora incrostazioni del passato?
“Sì, le ultime sconfitte le spiego così… La Champions è stata una delusione tremenda, con tutto il caos successivo, il vecchio allenatore andato via in quel modo e le polemiche sul mercato. Chivu inizia ora un tempo nuovo e deve lavorare sulla testa: ha giocatori forti per riprovarci, come gli attaccanti e gli esterni. Soprattutto uno…”
Già, il suo amico Dumfries: ha fatto bene a restare?
“Secondo me sì. Con un Mondiale alle porte, è importante giocare sempre. All’Inter ha il posto quasi assicurato e questo lo aiuterà anche in nazionale. Avrebbe potuto andare altrove, ma rischiava la panchina. Ora Denzel può restare protagonista, e dopo il 2026, forse, farà una nuova scelta. È un giocatore strategico e unico: segna più di un attaccante, fornisce assist, è fondamentale per l’Inter e per l’Olanda”.
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