di
Silvia Morosi
A quasi 5mila metri di altezza il Wwf India è riuscito con il posizionamento di 136 fototrappole in 83 località a immortalare un esemplare di «Otocolobus manul» e altri cinque felini selvatici
Una scoperta straordinaria: un’indagine faunistica condotta dal Wwf India nell’Arunachal Pradesh – stato situato nell’India nordorientale – ha portato alla luce una serie di scoperte rare e significative, come la prima fotografia dell’inafferrabile gatto di Pallas sull’Himalaya, a quasi 5mila metri di altezza. La segnalazione si aggiunge alle precedenti confermate in Sikkim (India), Bhutan e Nepal orientale. Classificato a livello globale come specie a rischio minimo nella Lista Rossa Iucn, è uno dei felini più sfuggenti e quindi meno studiati. I ricercatori hanno anche registrato la presenza di altri cinque felini selvatici, a dimostrazione dell’eccezionale varietà e ricchezza del territorio: il leopardo delle nevi, il leopardo comune, il leopardo nebuloso, il gatto leopardo e il gatto marmorizzato, su vette oltre i 4.200 metri.
I RECORD DI ALTITUDINE REGISTRATI IN INDIA
La spedizione ha permesso, anche, di documentare alcuni record di altitudine – i più alti finora registrati in India – per il leopardo comune (Panthera pardus), avvistato a 4.600 metri; il leopardo nebuloso (Neofelis nebulosa) a 4.650 metri; il gatto marmorizzato (Pardofelis marmorata) a 4.326 metri; il gufo dei boschi dell’Himalaya (Strix nivicolum) a 4.194 metri; lo scoiattolo volante dalla testa grigia (Petaurista caniceps) a 4.506 metri.
LA PIANIFICAZIONE DEL PROGETTO
Il monitoraggio è stato condotto nel 2024, con la consulenza delle comunità locali e con il supporto del Dipartimento forestale del governo dell’Arunachal Pradesh, nell’ambito del progetto Reviving Trans-Himalayan Rangelands – A Community-led Vision for People and Nature, finanziato dal Regno Unito attraverso la Darwin Initiative. Tra luglio e settembre 2024 sono state installate 136 fototrappole in 83 località distribuite su 2mila chilometri quadrati, nei distretti di West Kameng e Tawang. L’indagine ha richiesto una pianificazione meticolosa e giorni di trekking in aree remote in alta quota, con condizioni meteorologiche estreme. Le fototrappole sono rimaste attive per oltre otto mesi, in terreni difficili da raggiungere, grazie alla collaborazione di guide locali e membri della comunità.
UNA CONVIVENZA POSSIBILE
Sono state, infine, catturate anche immagini della comunità di pastori Brokpa e del loro bestiame, che testimoniano il perdurare di tradizioni secolari e la coesistenza tra persone e fauna selvatica in pascoli ad alta quota. «I risultati di questa indagine sono straordinari e la scoperta di numerosi felini selvatici a quote così estreme apre nuove entusiasmanti opportunità per la ricerca ecologica e la conservazione», ha dichiarato Taku Sai, senior project officer del Wwf-India. La scoperta del Gatto di Pallas nell’Arunachal Pradesh «è un potente promemoria di quanto poco sappiamo ancora della vita nelle alte montagne dell’Himalaya. Il fatto che un paesaggio possa ospitare leopardi delle nevi, leopardi nebulosi, gatti marmorizzati e, ora, anche il Gatto di Pallas, oltre a tradizioni pastorali così vivaci, testimonia la sua straordinaria ricchezza e resilienza», ha aggiunto Rishi Kumar Sharma, responsabile Scienza e Conservazione del Programma Himalaya del Wwf India.
INVESTIRE NELLA CONSERVAZIONE
Siamo di fronte «a una pietra miliare per la ricerca sulla fauna selvatica nell’Himalaya orientale. Questi risultati riaffermano l’importanza dello Stato come hotspot globale di biodiversità e sottolineano la necessità di continui investimenti nel monitoraggio scientifico e nella conservazione», sono le parole utilizzate da Shri Ngilyang Tam del Dipartimento Forestale del governo dell’Arunachal Pradesh.
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16 settembre 2025 ( modifica il 16 settembre 2025 | 09:55)
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