Pordenonelegge apre mercoledì 17 settembre con il Premio Nobel per la Pace 2003 Shirin Ebadi. A un grande scrittore europeo, lo spagnolo Ildefonso Falcones, il Premio Crédit Agricole La storia in un romanzo 2025. Da Clara Sanchez ad Ala Al Aswani, da Cecilia Sala a Massimiliano Fuksas, da Viola Ardone a Dacia Maraini, da Stefano Nazzi a Giacomo Poretti, da Gino Cecchettin all’ucraino Oleksii Nikitin, alle voci della dissidenza russa: Alexander Baunov, Boris Akunin, Alexander Etkind.  

Festa del libro e della libertà

L’attivista e avvocata iraniana Shirin Ebadi, Premio Nobel per la pace 2003, inaugura la 26esima edizione di Pordenonelegge, Festa del libro e della libertà, con un dialogo dedicato al suo ultimo libro, Finché non saremo liberi. Iran, la mia lotta per i diritti umani (Bompiani), condotto dalla giornalista Elena Testi. “Non ho paura del carcere che mi aspetterebbe in patria se facessi ritorno, ci sono già stata – spiega Ebadi – Ma penso di essere più utile in un Paese dove posso parlare liberamente, dando voce ai miei connazionali in Iran. Dal Regno Unito sto cercando di fare la mia parte”. 

Si potranno poi ascoltare dal vivo alcune delle voci più importanti del dibattito internazionale legato al nostro tempo: a cominciare dallo scrittore ucraino Oleksii (Aleksej) Nikitin che tornerà a Pordenonelegge, arrivando da Kiev con visto speciale, per presentare in anteprima il romanzo Di fronte al fuoco (Voland), dedicato alla figura leggendaria del campione di pugilato ebreo-ucraino Il’ja Gol’dinov, ricostruita sulla base dei documenti dei servizi segreti ucraini desecretati dopo il 2011. E ci sarà lo scrittore georgiano Boris Akunin – pseudonimo di Grigorij Šalvovič Čhartišvili, da tempo in esilio a Londra – nelle scorse settimane condannato in contumacia a 14 anni per “violazione della legge sugli agenti stranieri e discredito dell’Esercito russo”, occhio critico sulla politica del governo russo e autore di romanzi come il distopico L’avvocato del diavolo. Racconto dell’orrore (Mondadori, prefazione di Paolo Nori). Presenti anche l’ex diplomatico russo Alexander Baunov, lo storico e accademico Alexander Etkind, autore del recentissimo La Russia contro la modernità (Bollati Boringhieri), lo scrittore e giornalista ucraino Yaroslav Trofimov, finalista Premio Pulitzer per il giornalismo, la giornalista russa Anna Zafesova che firma Russia. L’impero che non sa morire (Rizzoli) e l’autrice Elena Kostioukovitch.

Sul versante mediorientale, alcune voci letterarie fra Israele e Palestina: la scrittrice italo-palestinese Alae Al Said, autrice de Il ragazzo con la kefiah arancione (Ponte alle Grazie): una storia di amicizia, tradimento, resistenza e perdono in una terra martoriata, sullo sfondo della Guerra dei Sei giorni, quando veniva occupata la Striscia di Gaza. E ci sarà lo scrittore israeliano Roy Chen, dal 2007 drammaturgo stabile del Teatro Gesher, fra i più importanti del suo Paese.

Pordenonelegge 2025

Pordenonelegge 2025 (Ufficio Stampa )

La festa del libro che animerà la città fino al 21 settembre prevede 400 incontri, 667 ospiti, 56 anteprime riservate al festival, 246 angeli per supportare pubblico e autori, 15 mostre, l’intelligenza artificiale per parlare con Shakespeare e Manzoni.