«Contro l’occupazione israeliana di Gaza e la strage che si sta portando avanti in questa ore», è stato organizzato a Piacenza un presidio, previsto per mercoledì 17 settembre alle 18 in piazza Cavalli. Aderiscono Cgil, Usb, SiCobas, Legambiente, Attac, Acli, Gap, Arci, Colllettivo 26×1, Piacenza Mosaico, Collettivo “Una voce per Gaza”, Ass. “Arcangelo Di Maggio”, Donne in Nero, Centro documentazione Italiano sulla Palestina storica, Salaam, Ragazzi dell’Olivo, Coro Infrangibile, Mce, Casa nome collettivo, Europe For Peace, Amnesty, Laboratorio popolare cultura ed arte, Arcigay, Controdendenza, Rifondazione Comunista, Alternativa per Piacenza, Giovani Democratici – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Europa Verde.

«Quanto sta accadendo al popolo palestinese – scrivono gli aderenti al presidio – è inaccettabile. Mentre in Cisgiordania continuano gli espropri e la cacciata violenta della popolazione dalle loro case col chiaro intento di annettersi illegalmente quei territori, nella striscia di Gaza da quasi due anni l’esercito Israeliano bombarda senza sosta ospedali, scuole, infliggendo perdite inaccettabili alla poplazione civile e ricattata con continui ordini di evacuazione. Da mesi sono bloccati gli aiuti di assistenza minima per la popolazione gazawi, sia aiuti alimentari che sanitari. Le Nazioni Unite denunciano da tempo questa situazione e il crescendo di morti che sta producendo, Ciò nonostante il nostro Governo ad oggi si guarda bene dall’intervenire di fronte all’orrore che cresce giorno dopo giorno. Un genocidio, portato avanti coscientemente con le armi e con la fame che richiede, da parte del nostro Governo e della UE interventi immediati di sospensione di ogni accordo con Israele, sul piano commerciale e di fornitura armamenti, Per questi motivi noi sosteniamo la Global Sumud Flotilla, missione marittima non violenta composta da delegazioni di 44 paesi, con l’obiettivo di portare aiuti all’interno della striscia, aprire un corridoio umanitario via mare e al tempo stesso evidenziare l’inazione di Governi ed istituzioni. Non solo aiuti: il messaggio che la GS Flotilla lancia alla società civile di tutto il mondo è che quando un Governo blocca l’accesso ai generi alimentari e all’assistenza sanitaria commette un crimine di guerra, Pertanto di fronte a questo comportamento criminale le persone che non vogliono esserne complici passivi hanno il diritto ed il dovere di agire direttamente. Il Governo Israeliano ha bollato come terroristi i partecipanti alla Flotilla. Poiché è sotto gli occhi di tutti chi sono e quanti, con che mezzi stanno navigando e cosa stanno trasportando, allora per il governo di Israele terrorista è chiunque osi opporsi alla sua politica di sterminio. Chiamarli terroristi serve al governo Israeliano solo per giustifcare interventi criminali ed illegali per impedirne la missione. Diffidiamo il Governo Israeliano dall’agire con violenza o intimidazione contro la Global Sumud Flotilla ed i suoi equipaggi. Chiediamo, nel rispetto del diritto internazionale che sia possibile raggiungere Gaza e consegnare gli aiuti senza alcun ostacolo. In caso di blocco e aggressione alla GS Flotilla, di arresto dei suoi equipaggi, i lavoratori portuali in Europa (anche in Italia a Genova, Livorno, Piombino) hanno deciso uno sciopero generale. Una rete di associazioni, sindacati, forze sociali e politiche si sono pronunciate per una immediata mobilitazione in tutte le città, le scuole (anche a Piacenza) apriranno l’anno scolastico con un minuto di silenzio per denunciare quanto sta accadendo. Anche a Piacenza, una rete di Associazioni, sindacati, forze sociali e politiche promuove una immediata discesa in piazza se la GS Flotilla dovesse essere attaccata, chiamando la popolazione a partecipare e portare la più ampia solidarietà e la denuncia verso quello che si annuncia come un gesto di prepotenza ingiustificabile, un atto illegale nei confronti del diritto internazionale. In tal caso il primo appuntamento sarà in piazza Cavalli, alle ore 18 immediatamente successive all’eventuale attacco alla flottiglia per denunciare con tutta la voce che abbiamo l’ingiustificabile prepotenza israeliana e la violazione del diritto internazionale, per portare solidarietà attiva al popolo palestinese e agli equipaggi della G Flotilla. A partire da questo si promuoverà poi una manifestazione per le vie della città a cui invitiamo già da ora la popolazione a partecipare ed a gridare tutti assieme…“Palestina Libera”».