di
Redazione Cronaca

Il docente Rino Casella accusato di essere «professore sionista» è andato al pronto soccorso per alcune contusioni subite nel tentativo di impedire il blitz, poi in questura a sporgere denuncia. La ministra Bernini: «Quanto accaduto non è accettabile in una democrazia»

Un gruppo di studenti pro Pal ha fatto irruzione nella mattina di oggi 16 settembre in un’aula del polo Piagge all’Università di Pisa interrompendo una lezione del dipartimento di Scienze politiche, tenuta dal professor Rino Casella, docente associato di Diritto comparato, definito sui social degli studenti per la Palestina, che hanno postato foto e video dell’accaduto, come «professore sionista».

L’insegnante ha provato a opporsi ma l’aula è stata occupata. Stando a quanto si è appreso, Casella è andato al pronto soccorso per alcune contusioni subite nel tentativo di impedire il blitz e poi si è recato in questura a sporgere denuncia.



















































La ministra Bernini: «Quanto accaduto non è tollerabile»

Poco dopo l’accaduto il ministro dell’Università Anna Maria Bernini ha telefonato al rettore dell’Ateneo, Riccardo Zucchi, allo stesso professore, Rino Cascella, e al prefetto di Pisa, Maria Luisa D’Alessandro. «Le Università – ha detto Bernini – non sono zone franche dove è consentito interrompere lezioni o aggredire professori. Quanto accaduto all’ateneo di Pisa è intollerabile per una società che si riconosce nei valori della democrazia e irricevibile per una comunità accademica, come quella pisana e italiana tutta, aperta, libera e inclusiva». «Esprimo la mia più sincera vicinanza a tutta la comunità dell’Università di Pisa e al professor Rino Casella. Sono al suo fianco! Colpire la libertà accademica significa attaccare il cuore della nostra democrazia: dobbiamo difenderla tutti, senza se e senza ma».


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16 settembre 2025 ( modifica il 16 settembre 2025 | 16:58)