“Siamo al paradosso: l’Ausl Romagna è in debito di migliaia di giorni di ferie nei confronti dei propri dipendenti, ma invia ad alcuni lettere di trattenute stipendiali per carenze orarie non recuperate”. A mettere in luce il caso è la Uilfpl. “Non bastavano i recuperi ticket e i premi ai direttori, a fare indignare sono le lettere che l’Ausl Romagna sta inviando a diversi dipendenti nelle quali comunica loro trattenute stipendiali per carenze orarie non recuperate”, evidenzia il sindacato.

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“Al netto di ciò che sono le regole, sarebbe opportuno che qualcuno prima di inviare lettere di questo genere, si ponesse il problema del perché qualche lavoratore abbia potuto maturare un debito orario – viene aggiunto -. Lo sviluppo della turnazione, infatti, della quale ha peraltro responsabilità il datore di lavoro, ha messo nelle condizioni le lavoratrici e i lavoratori di raggiungere il proprio debito orario contrattualmente previsto? Alle lavoratrici e ai lavoratori è stato fatto presente durante l’anno che andava recuperato il debito?”

“Come al solito all’interno dell’Ausl Romagna, che appare sempre più come una nave alla deriva senza comandante, la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra – prosegue il sindacato -. Eppure, a destra e a manca si sente dire che bisogna creare le condizioni per rendere attrattivo un settore che negli anni ha perso di appeal, così come si sente dire che bisogna valorizzare le lavoratrici e i lavoratori del settore. A questo punto, al di là dei proclami propagandistici che siamo abituati ad ascoltare anche in Emilia-Romagna, non ci resta che rivolgerci alla politica locale chiedendo se ha intenzione di fare qualcosa a tutela di chi ogni giorno è in prima linea a garanzia della sanità pubblica”.

“Alla luce degli eventi, come Uilfpl introdurremo azioni necessarie per sostenere la dignità ed il portafoglio dei Professionisti che ogni giorno si impegnano nelle corsie e nei servizi. In molti ci chiedono di rivolgerci al Giudice del lavoro affinché all’interno dell’Ausl Romagna si riporti equilibrio rispetto all’applicazione delle regole iniziando dalla garanzia delle ferie e al pagamento degli straordinari”, conclude il sindacato.