Tadej Pogacar dopo la vittoria di tappa a Rouen al Tour de France 2025 (credit: ASO/Billy Ceusters).
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Tadej Pogacar in Canada è il solito Tadej Pogacar, ma stavolta ha deciso di regalare la vittoria a Brandon McNulty, suo compagno di squadra. «A un certo punto ho notato un corridore che mi stava raggiungendo. Ho chiesto via radio se fosse Brandon McNulty e, avuta conferma, ho deciso di aspettarlo. Una volta insieme, non c’è stato bisogno di molte parole: si meritava quella vittoria. Ho preferito di gran lunga questo finale, condiviso, rispetto all’arrivo in solitaria dello scorso anno. È stata una giornata fantastica, la squadra è stata fortissima e chiudere in questo modo la trasferta canadese è semplicemente perfetto».
Lo sloveno ha ammesso di non essere arrivato in Canada nella sua forma migliore, definita spesso “cannibalesca”. «Ero preoccupato perché la settimana prima non mi ero sentito bene e non avevo potuto prepararmi in altura. La gara di Québec, seppur senza sensazioni eccezionali, mi ha ridato morale e fiducia per oggi, dove ho ritrovato le sensazioni che provo quando sono al top. Ora punto con grande ottimismo al Mondiale».