Nuova ondata di navi civili da Catania verso Gaza
La Freedom Flotilla Coalition (FFC) e Thousand Madleens to Gaza (TMTG), si legge in una nota, «uniscono le forze in un’unica flottiglia per sfidare l’assedio illegale e mortale imposto da Israele a Gaza. Questa alleanza riunisce due iniziative globali guidate da cittadini, con un impegno condiviso per la giustizia e la solidarietà con il popolo palestinese». «Il 24 settembre – prosegue la nota delle due associazioni – lanceremo una nuova ondata di navi civili verso Gaza da Catania, a seguito delle prime imbarcazioni della Global Sumud Flotilla ora in viaggio verso le coste della Palestina. Prosegue così un’eredità di resistenza iniziata con il Free Gaza Movement nel 2008 e con le missioni della FFC dal 2010. Navighiamo perché le potenze mondiali rendono possibile l’assedio illegale di Israele.
Navighiamo per spezzarlo, per sfidare la complicità e per affermare i diritti dei palestinesi a Gaza». «Questa collaborazione – sottolinea la nota – affonda le radici in anni di esperienza e di organizzazione dal basso. Unendo sicurezza marittima, difesa legale e comunicazione, rafforziamo coordinamento, sicurezza, messaggi e impatto globale per affrontare ciò che governi, aziende e istituzioni hanno abbandonato: fermare il genocidio, resistere all’apartheid e chiedere responsabilità secondo il diritto internazionale. Navighiamo perché il silenzio è tradimento. Navighiamo perché Gaza deve vivere. Navighiamo perché la Palestina deve essere libera!». «L’assedio illegale di Israele su Gaza è sia un’emergenza
umanitaria sia un crimine politico – conclude la nota -. Gaza viene annientata, e il suo popolo deliberatamente affamato, bombardato e cancellato da Israele e dai suoi alleati. I bambini muoiono di fame e malattie, privati di cibo, acqua pulita, medicine e del diritto fondamentale a vivere con dignità. Dal 7 ottobre 2023, l’assalto genocida di Israele ha trasformato un blocco già soffocante in una catastrofe. Eppure i nostri governi continuano ad armare, finanziare e trarre profitto da questo orrore. Non possiamo aspettare permessi. Non possiamo aspettare leader che hanno scelto la complicità al posto dell’umanità. L’urgenza richiede non una nave, ma ondate di navi. I recenti attacchi armati di Israele contro le navi della FFC Conscience, Madleen e Handala ù hanno acceso una risposta mondiale. Decine di barche da tutto il globo si sono unite alla Global Sumud Flotilla, dimostrando che la richiesta di spezzare l’assedio illegale di Israele a Gaza non può essere messa a tacere né fermata».