Passare dal vincere un titolo iridato (quasi due) a essere sovrastati dall’avversario in pochi mesi non è qualcosa di poco frequente nel motorsport, ma lo diventa se accade in un Mondiale dove le possibilità di sviluppo delle vetture sono a dir poco contingentate. Sta accadendo nel WRC, con Hyundai che, sino a questo momento, è stata battuta senza possibilità di replica da parte di Toyota.
Il team giapponese, dal Rallye Monte-Carlo a quello del Cile, ha vinto tutte le gare stagionali meno una. Questo dice tanto sui valori e i rapporti di forza tra le due squadre che lo scorso anno si sono spartiti i titoli iridati rally. Fa ancora più specie se consideriamo che Hyundai gettò letteralmente al vento il titolo Costruttori senza dare ordini di scuderia ai propri equipaggi in Giappone.
Se i vertici della squadra coreana avessero imposto a Tanak di chiudere la gara pensando solo al campionato Costruttori – senza provare in tutti i modi a tenere vive le esigue speranze di titolo Piloti, finito poi nelle mani di Thierry Neuville dopo una stagione passata sempre al comando della classifica – ora ad Alzenau non solo potrebbero annoverare l’iride del belga (primo Piloti della storia di Hyundai), ma anche il terzo Costruttori dopo i due vinti sotto la guida di Andrea Adamo.
Ma di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Ora Toyota vince quasi sempre e Hyundai, nonostante possa partire al venerdì in posizioni più vantaggiose rispetto alle rivali, non riescono mai a batterle. Un chiaro sintomo dei progressi delle GR Yaris Rally1, ma anche dell’inadeguata preparazione delle i20 N Rally1.
“Sento di aver dato tutto quello che potevo, onestamente”, ha detto Neuville al termine del Rally del Cile dove si è classificato al quarto posto. “Non avrei potuto dare di più. Ho provato diversi set up. Credo anche di aver spinto parecchio in alcune parti, ma ovviamente i tempi non sono arrivati. Non so cosa possa aggiungere di altro”.
Thierry Neuville, Hyundai World Rally Team
Foto di: Romain Thuillier / Hyundai Motorsport
“Se sapessimo dov’è la differenza con Toyota, credo che avremmo già fatto qualcosa, saremmo intervenuti da un pezzo. Sono semplicemente più forti. E questo è davvero preoccupante. Non è più frustrante, è preoccupante. Dobbiamo andare più in profondità delle cose, dobbiamo continuare a provare. Sino a ora non siamo riusciti a trovare la strada giusta”.
“La nostra situazione è simile a quello che accade a volte in F1, con un team che domina per anni prima che qualcuno riesca a batterlo. In weekend come quello del Cile, ho pensato sempre a tutti quei piloti di F1 che sono in macchina e che sono 5 decimi più lenti al giro rispetto ai migliori. In Cile ero parte di quei piloti che vivono tanti fine settimana frustranti”.
Parole chiari e forti, quelle di Neuville, che da campione del mondo in carica non è riuscito a vincere ancora una gara in questa stagione. Non sembra affatto questione di motivazioni, anche perché Ott Tanak, che non vince un titolo dal 2019, ne ha vinta una più per demeriti di Toyota che per una superiorità della sua vettura.
Hyundai Motorsport sta vivendo un momento delicato, con i vertici che sono orientati alla preparazione del prototipo LMDh con cui prenderà parte al World Endurance Championship 2026 sotto il marchio di Genesis. Cyril Abiteboul, team principal e presidente di Hyundai Motorsport, è concentrato sul nuovo progetto e anche Françoise-Xavier Demaison lo sarà a breve.
Abiteboul, poche settimane fa, ha fatto sapere che entrambi (lui e FX Demaison) saranno completamente concentrati su Genesis nel 2026. Sorge così un quesito: chi sarà a guidare il team di WRC la prossima stagione? Quello che è già certo, invece, è che diversi ingegneri Hyundai che seguivano il progetto WRC sono passati a lavorare sulla Genesis GMR-001 LMDh. Anche questo spiega il gap visto quest’anno tra Toyota e la squadra coreana. Non sorprende che Neuville sia preoccupato. Con la stagione ormai finita e i titoli quasi nelle mani di Toyota, Hyundai deve guardare al prossimo anno. Ma all’orizzonte sembrano esserci ancora nubi minacciose.
Genesis Magma Racing, Genesis GMR-001
Foto di: Genesis
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