La recente finale dello US Open ha sancito il cambio della guardia in vetta al ranking ATP dopo oltre un anno. Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sono però già pronti a riprendere la loro battaglia e a offrire sfide spettacolari in grado di regalare emozioni e deliziare gli appassionati del grande tennis. Fabio Fognini, intervenuto nel podcast Supernova, si è concesso un interessante paragone tra i due dominatori assoluti del circuito maschile.
Su Jannik Sinner: “Per essere un ventiquattrenne, Jannik vede le cose molto chiaramente. Sa di essere stato ‘battuto’ e che ora deve uscire dalla sua zona di comfort, fare qualcosa di diverso la prossima volta per battere Carlos. Sono due giocatori diversi. Noi italiani conosciamo meglio Jannik, lo seguiamo e lo tifiamo. In Italia, se vinci sei un fenomeno; se perdi, come è successo in finale, iniziano a dubitare di te. Entrambi mi ricordano Federer e Nadal ai miei tempi. Sinner è ‘quadrato’. Ho giocato con Andreas Seppi: lo chiamavo ‘crudo’ perché veniva dalle montagne. Era per metà tedesco e per metà italiano. Jannik è così, più quadrato“.
Su Carlos Alcaraz: “Alcaraz, invece, sembra divertirsi a giocare a tennis. Ho visto il suo documentario; dice di andare a Ibiza per divertirsi dopo le partite, ed è esattamente quello che mi trasmette: lo spagnolo è uno che si diverte e ha bisogno di quel divertimento fuori dal campo. Anch’io ero così; sono più tipo lui“.
Sulla scelta di annunciare il ritiro dopo la sconfitta incassata a Wimbledon con lo spagnolo: “Ora che è tutto finito, credo di aver preso la decisione migliore. Se le cose fossero andate diversamente, avrei avuto un grosso problema. Se avessi vinto quella partita contro Alcaraz, mi sarei preso un giorno di riposo e poi avrei affrontato il numero 700 del mondo. Sarebbe stata una grande sfida mentale per me iniziare Wimbledon con una vittoria contro il numero 2 del mondo sul Campo Centrale, e magari concluderla sul Campo 14 contro il numero 700 del mondo. Sono stato il perdente in quella partita, ma ne sono uscito vincitore. Non ho ancora visto quella partita, nemmeno gli highlights, ma in futuro mi piacerebbe farlo, perché i tifosi sono rimasti impressionati“.