di
Leonard Berberi
Il provvedimento dopo aver avviato l’istruttoria (non ancora conclusa). Innovazione sospesa da tempo a Roma Fiumicino e ora tocca a Milano Linate. Ecco perché
Il Garante della Privacy ferma in Italia il servizio di imbarco biometrico degli aerei utilizzando soltanto il proprio volto. Una misura provvisoria — in attesa che si chiuda l’istruttoria — che riguarda l’aeroporto di Milano Linate (dove è chiamato «Faceboarding»), mentre quello di Roma Fiumicino («You Board») aveva già sospeso la funzionalità in attesa di una posizione ufficiale su questa innovazione. È quanto si apprende da ambienti vicini al Garante per la protezione dei dati personali.
L’innovazione
Il servizio di riconoscimento facciale — che consente di effettuare tutti i passaggi dal check-in all’imbarco senza esibire più un documento d’identità — dopo un periodo sperimentale nel 2019-2020 era stato introdotto ufficialmente a Linate (Ita Airways e Scandinavian Airlines) sui voli nazionali e per Copenhagen, seguito nel 2024 da Fiumicino. L’iniziativa, su base volontaria, richiede una registrazione dei propri dati con durata annuale dell’iscrizione.
I primi dubbi
Ma verso la fine dell’anno scorso le autorità regolatorie hanno iniziato a esaminare i profili di tutela dei dati personali, facendo riferimento in particolare agli scenari (quattro) che il Comitato europeo per la protezione dei dati nel 2024 ha deciso di mettere in evidenza come cruciali. A quel punto, in attesa di chiarimenti, Aeroporti di Roma (società che gestisce Fiumicino e Ciampino) ha deciso di sospendere il servizio, spiega chi ha seguito le interlocuzioni. Sea (Linate e Malpensa), invece, convinta di rispettare tutte le norme, è andata avanti.
Il provvedimento
Ma ora è arrivato lo stop del Garante. Nel provvedimento che reca la data dell’11 settembre — che il Corriere ha potuto consultare — si legge che al 31 luglio scorso il servizio è stato utilizzato da 24.550 viaggiatori. Il documento stabilisce che questi non hanno il «controllo attivo sui propri dati biometrici, che rimangono nell’esclusiva disponibilità del gestore aeroportuale» e che servirebbero maggiori sistemi di tutela di quelle informazioni. Per questo impone la «limitazione provvisoria» del sistema «Faceboarding» a Linate «per il tempo necessario a consentire all’autorità il completamento dell’istruttoria avviata».
La replica
Sea, contattata, conferma la sospensione del servizio. «Tale decisione fa seguito al provvedimento notificato dal Garante in conclusione a una serie di verifiche sul sistema aeroportuale e basato principalmente sull’Opinion 11/2024 non vincolante del Comitato europeo rilasciata per un caso ritenuto similare». Dalla società ricordano che «il servizio era stato presentato al Garante italiano sin dal dicembre 2019, è stato oggetto di periodiche interlocuzioni con l’autorità in merito alla sua evoluzione ed implementazione».
Smart security
«Con “Faceboarding” Sea vuole rafforzare la sicurezza negli aeroporti con un sistema che, rispettoso di tutte le norme in materia di privacy e disponibile solo per i maggiorenni che lo richiedano e si registrino al servizio, garantisce ed agevola i passeggeri offrendo loro un’esperienza di viaggio più sicura, più veloce e fluida, in linea con i servizi tecnologi innovativi», sottolinea la società di gestione.
Il dialogo con l’autorità
In ogni l’azienda «sta collaborando attivamente con l’autorità per chiarire tutti gli aspetti relativi al trattamento dei dati e per ottemperare alle richieste pervenute». Per questo «auspica che la situazione si risolva quanto prima e di ripristinare il servizio “Faceboarding” a beneficio di tutti i passeggeri».
Nuova app L’Economia. News, approfondimenti e l’assistente virtuale al tuo servizio.
SCARICA L’ APP
Iscriviti alle newsletter de L’Economia. Analisi e commenti sui principali avvenimenti economici a cura delle firme del Corriere.
17 settembre 2025 ( modifica il 17 settembre 2025 | 15:03)
© RIPRODUZIONE RISERVATA