Baku, provincia di Montecarlo. A scorrere le prestazioni di Leclerc nel GP d’Azerbaijan, i risultati delle ultime quattro qualifiche, è un contare pole position dal 2021 allo scorso anno. Il circuito è tra i preferiti del ferrarista, dove riesce a esaltarsi e andare oltre la monoposto.

Sulla carta ci sono tutte le premesse per un buon risultato, con l’interrogativo di come possa tradursi in un piazzamento. Dopo una Monza carica di aspettative, smentite dalla realtà delle prestazioni in gara, a Baku la sfida sarà tra i soliti protagonisti per il podio: Red Bull e Verstappen si presentano da favoriti, McLaren ovviamente lì in corsa per la vittoria. Poi la Ferrari, con i tifosi ad attendersi un exploit. “Penso che andremo a Baku quali terzi favoriti”, commenta Leclerc nelle dichiarazioni riportate da Formel1. “Singapore, forse anche Baku e Las Vegas sono le tre piste sulle quali potremmo essere un po’ più vicini a vincere una gara”

Veloci sul dritto e (soprattutto) in gara

In Azerbaijan, dove l’efficienza in rettilineo sarà ancora fondamentale, non sarà possibile presentarsi con l’assetto estremo di Monza, per il maggior numero di curve che richiedono stabilità in frenata e per l’esigenza assoluta di una monoposto chirurgica negli inserimenti di curva. Un retrotreno ballerino non sarebbe sostenibile per la prestazione, tantomeno per la gestione delle gomme.

Sarà da verificare, nuovamente, la competitività della SF-25 in condizioni di assetto meno eccezionali rispetto a Monza. Dove peraltro hanno pagato in qualifica e, in gara, solo nei confronti della Mercedes. “Baku è una pista che amo e sulla quale sono sempre stato molto forte in passato. È in circuito sul quale puoi superare con grande facilità e se non hai il giusto passo in gara lo noti”, ha aggiunto Leclerc.