Ride anche stavolta Marcus Thuram. Ride quando sta per rientrare in campo, dopo aver sbloccato la sfida contro l’Ajax appena prima dell’intervallo. All’Amsterdam Arena, come di consueto, parte “Three little birds” di Bob Marley, e Thuram stavolta canta pure, “don’t worry about a thing”, “non preoccuparti di nulla”, lo dice sorridendo ad un massaggiatore e lo dice anche al mondo Inter.
E infatti in Olanda ci ha pensato lui, con una doppietta di testa (come Hernan Crespo sempre contro l’Ajax nel 2002/03), a regalare i primi tre punti in Champions League ai nerazzurri di Cristian Chivu, che si rialzano dopo la delusione in campionato con la Juventus.
Una immediata reazione che porta anche la firma di un altro interista criticato per il ko con i bianconeri come Yann Sommer, che appena prima dello 0-1 firmato Thuram aveva salvato il risultato con una parata decisiva a tu per tu con Godts. Il tutto condito da una prestazione attenta e di personalità dei nerazzurri, quello che serviva per ripartire mettendosi alle spalle il recente passato.
L’Inter scende in campo senza capitan Lautaro (mal di schiena) sostituito in attacco da Esposito (ottavo nerazzurro più giovane di sempre ad esordire da titolare in Champions, il primo da Santon nel 2009). La squadra di Chivu prova a partire forte ma in avvio fa l’errore di regalare fiducia all’Ajax. I padroni di casa poco a poco prendono sempre più campo, tenendo il possesso palla, mentre gli ospiti puntano di più sul contropiede.
E proprio in ripartenza Esposito trova l’imbucata giusta per Thuram, che salta Baas e con un destro a incrociare sfiora il palo. Poco dopo, lo stesso Thuram sembra regalare ai nerazzurri la palla per il vantaggio, quando Baas lo cintura e lo stende in area: al Var, però, Oliver revoca la decisione per una iniziale trattenuta del francese. L’Inter rimane colpita, tanto che l’Ajax poco dopo ha l’occasione per sbloccare il risultato quando la difesa nerazzurra si addormenta e Godts si presenta da solo davanti a Sommer, che si supera nella risposta e salva il risultato. La classica regola del gol sbagliato-gol subito premia però l’Inter, perché su corner Thuram di testa porta avanti la squadra di Chivu.
La ripresa si apre ancora all’insegna dei nerazzurri. Perché dopo un minuto Calhanoglu ha sul destro l’occasione del raddoppio, ma il suo destro viene murato all’ultimo da un difensore. Sul corner seguente battuto dallo stesso turco, Thuram salta sopra due olandesi e trova la doppietta ancora di testa. Un colpo a freddo che ghiaccia subito i bollenti spirito dell’Amsterdam Arena e dell’Ajax. L’Inter va sul velluto, Esposito inventa per Dumfries ma l’esterno viene rimontato all’ultimo da Wijndal. Heitinga prova a rianimare i suoi lanciando nella mischia prima Dolberg e McConnell, poi Gloukh e l’ex Lazio Moro.
I nerazzurri però controllano senza alcun patema, anche perché la reazione olandese è poca cosa, se non per qualche lancione lungo cercando le punte e un brivido per una uscita a vuoto di Sommer su un cross nel finale. L’Inter mette così subito in discesa la corsa in Champions League, reagendo con personalità alla sconfitta contro la Juventus in campionato. Domenica a San Siro arriva il Sassuolo, partita che Lautaro e compagni non possono comunque sbagliare.
Chivu, abbiamo dimostrato che la squadra c’è
“Abbiamo dimostrato tanta maturità, abbiamo dimostrato che la squadra c’è e capisce i momenti. È buona la prima, è sempre importante partire bene in Champions con il nuovo format. Mi è piaciuta la maturità, il fatto che siamo stati gran parte della partita nella loro metà campo, concedendogli solo il palleggio tra i difensori, non ci hanno mai messo in difficoltà. La squadra ha voglia di far bene, di riscattare l’ultimo periodo. Bisogna dare i meriti a questi ragazzi, sono eccezionali”. Lo ha detto il tecnico dell’Inter Cristian Chivu, intervistato da Amazon Prime Video dopo la vittoria in Champions League contro l’Ajax.
“Esposito per come si allena, per quello che sta facendo, si merita tutti gli elogi. Anche stasera era la prima in Champions alla sua età ha fatto veramente una grande partita – ha proseguito -. L’ho detto subito che ho quattro attaccanti forti, che fanno il massimo per questa squadra. Sono anche contento poi quando fanno gol, perché un attaccante quando fa gol vive giorni felici ma Pio oggi si deve prendere tutti i nostri elogi perché ha fatto una grande partita. Per me la carta d’identità non esiste per un 19enne così come per un 36enne”, ha concluso Chivu.
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