Madeleine Beth McCann non aveva ancora quattro anni quando scomparve 18 anni fa. Svanita dall’appartamento affittato dalla famiglia per le vacanze a Praia da Luz, nell’Algarve portoghese, mentre i genitori cenavano in un ristorante vicino. Oggi Christian Bruckner, il principale sospettato della sua scomparsa, è stato rilasciato dal carcere di Sehnde in Germania. Ha sempre negato ogni legame col caso.
Il procuratore tedesco Christian Wolters non ha potuto impedirne il rilascio per l’insufficienza delle prove in suo pugno. Bruckner, 48 anni, dovrà però indossare un braccialetto elettronico per cinque anni, dopo averne passati sette nel carcere per abusi su una donna americana di 72 anni. Abusi commessi nel 2005, nella stessa regione portoghese da cui scomparve la bambina. Di recente il procuratore Wolters ha espresso preoccupazione per il rilascio di un individuo “fondamentalmente pericoloso”: lo psichiatra che l’ha recentemente esaminato ha concluso che sono “prevedibili ulteriori aggressioni sessuali” ed è presumibile che “recidiverà”, ha spiegato Wolters.
Bruckner ha infatti una lunga fedina penale per reati sessuali violenti: per Der Spiegel, la sua prima condanna per abusi su minori risale all’adolescenza. Brückner dovrà informare il tribunale di qualsiasi cambio di indirizzo, avrà assegnato un agente di sorveglianza e gli è stato ritirato il passaporto.
“Se viola queste condizioni, rischia una multa o una pena detentiva fino a tre anni”, ha aggiunto il procuratore. La scomparsa di Maddie resta un mistero nonostante una campagna mediatica internazionale intensa. Negli anni si sono succeduti false piste e colpi di scena. Nel 2020, gli investigatori tedeschi indicarono Bruckner come sospettato, sostenendo di avere prove concrete. Ma tutto si è rivelato insufficiente. Contro di lui restano però notevoli indizi. All’epoca, Bruckner viveva vicino al resort di villeggiatura dove la famiglia McCann aveva alloggiato. Alcune tracce telefoniche lo collocano vicino alla casa la sera della scomparsa. Alla fine del 2024 è stato assolto da una serie di crimini sessuali contro minori commessi nella stessa zona tra il 2000 e il 2017.
I giudici avevano stabilito che non vi erano prove sufficienti per condannarlo, nonostante un profilo di “sadico molestatore sessuale”. In quest’ultimo caso, la procura ha presentato ricorso e spera in un nuovo processo, ma la decisione non arriverà prima del 2026. Pertanto, il rilascio era inevitabile. Ma, ha assicurato il procuratore, le indagini continueranno. Il sospettato, nonostante i suoi precedenti penali (non solo per abusi sessuali su minori, ma anche furto e droga), nega ogni coinvolgimento. L’avvocato di Bruckner, Friedrich Fulscher, ha sottolineato che le dichiarazioni del procuratore “avranno ripercussioni sulla vita futura” del suo assistito e “sarà molto difficile per lui trovare un lavoro, una casa e, in generale, ritrovare un posto nella società”. Il legale, riporta Sky News, ha anche criticato i procuratori per la “ripetizione a pappagallo di slogan” secondo cui “hanno l’uomo giusto, ha ucciso Maddie”, ma “non hanno fornito alcuna prova”.
Nel Regno Unito gli investigatori di Scotland Yard, che nelle loro indagini non hanno mai incriminato nessuno, hanno provato ad interrogare il sospettato, ma Bruckner si è rifiutato, come ha fatto con i loro colleghi tedeschi e portoghesi. Dal Leicestershire, i genitori di Madeleine, Kate e Gerry McCann, si aggrappano ancora alla speranza che la figlia possa essere ancora ritrovata viva, in assenza di prove che dimostrino il contrario. Se è viva, Maddie ha 22 anni.
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