Lo stretto legame che Pordenonelegge ha voluto stabilire con i valori della libertà e dell’Europa rende questo appuntamento ancora più prezioso, l’Europa senza libri non esisterebbe”. A dirlo è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato per l’inaugurazione del festival del libro e della libertà. “Amo leggere” è il titolo della ventiseiesima edizione di PordenoneLegge, che rafforza la sua vicinanza al concetto di Europa. Un luogo dove la democrazia è di casa, democrazia che “non dovete dare per scontata”, avverte la dissidente iraniana Shirin Ebadi, Premio Nobel per la pace nel 2003 e protagonista della serata inaugurale. 78 anni, prima giudice donna in Iran, licenziata dalla Repubblica islamica proprio perché donna. Dal 2009 è in esilio, dopo tre decenni di difesa dei diritti umani nel suo Paese come avvocata. Ebadi sente che il regime, dopo la guerra con Israele, è più feroce, ma anche più vulnerabile.
“Questa guerra ha reso più debole che mai il regime iraniano. Ed è per questo che la repressione è aumentata moltissimo, proprio perché si sente debole, teme ogni moto rivoluzionario e si fa per tale ragione più violento”
All’inagurazione del Teatro Verdi il pubblico si è diviso durante il discorso del presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, che, parlando della necessità di promuovere la libertà, ha fatto riferimento all’omicidio di Charlie Kirk negli Stati Uniti, “assassinato perché difendeva le sue idee”, ha detto. Una citazione che ha incontrato le proteste di una parte dei presenti, a cui hanno risposto altri con applausi convinti. Dopo i primi appuntamenti di ieri, da oggi il programma si fa più fitto. Si va avanti fino a domenica con grandi nomi della letteratura internazionale e nazionale.