Brigitte Macron ha deciso di fornire prove fotografiche e scientifiche ad un tribunale statunitense per dimostrare di essere nata donna. L’intenzione della première dame francese, come anticipato da Tom Clare, avvocato dei Macron alla Bbc, è quella di presentare la documentazione nella causa per diffamazione intentata contro l’influencer di destra Candace Owens, dopo che quest’ultima ha sostenuto che la moglie del presidente francese Emmanuel Macron fosse nata di sesso maschile. I legali di Owens hanno risposto presentando una mozione per respingere la richiesta. Intervenendo in un podcast dell’emittente britannica, l’avvocato dei Macron negli Stati Uniti ha spiegato che Brigitte ha trovato le affermazioni “incredibilmente sconvolgenti” e che rappresentano una “distrazione” per il presidente francese.
Legale Macron: “Brigitte disposta a fare il necessario”
Come ha spiegato il legale alla Bbc, “ci saranno testimonianze di esperti di tipo scientifico” e ha affermato che la coppia è pronta a dimostrare pienamente “sia genericamente che specificamente” che le accuse sono false. “È incredibilmente sconvolgente pensare di dover andare a sottoporsi” a questo, a “presentare questo tipo di prove”, ha aggiunto Tom Clare. “È un processo a cui dovrà sottoporsi pubblicamente”, ha proseguito l’avvocato. “Ma è disposta a farlo. È fermamente decisa a fare tutto il necessario per mettere le cose in chiaro. Se quella sgradevolezza e quel disagio che prova sono ciò che serve per fermare tutto questo, è pronta al 100% ad assumersi questo onere”. Alla domanda se i Macron avrebbero fornito foto di Brigitte incinta e intenta a crescere i suoi figli, il signor Clare ha risposto che esistono e che sarebbero state presentate in tribunale, dove ci sono regole e standard.
La causa
La decisione di Brigitte Macron di fare causa contro chiunque diffonda false notizie sul suo cambio di sesso risale alla fine del 2021. In quel periodo, secondo una teoria che circolava soprattutto in ambienti legati all’ultradestra e a gruppi cospirazionisti, si era diffusa la voce che la première dame si chiamasse Jean-Michel Trogneux (Trogneux è il suo cognome da nubile). Nello specifico, la causa contro Candace Owens è stata intentata dai Macron negli Stati Uniti a luglio 2025. La donna, secondo l’accusa, “ha ignorato tutti gli elementi credibili a confutazione delle sue affermazioni, preferendo sostenere noti teorici della cospirazione e comprovati diffamatori”. Nei casi di diffamazione americani contro personaggi pubblici, i querelanti sono tenuti a dimostrare l’“effettiva consapevolezza del male”, ovvero il fatto che l’imputato abbia consapevolmente diffuso informazioni false o abbia agito con sconsiderato disprezzo della verità. Ad agosto, il presidente ha spiegato alla rivista francese Paris Match perché aveva scelto di intraprendere un’azione legale: “Si tratta di difendere il mio onore! Perché è una sciocchezza. Si tratta di qualcuno che sapeva benissimo di essere in possesso di informazioni false e lo ha fatto con l’obiettivo di causare danni, al servizio di un’ideologia e con legami consolidati con leader di estrema destra”.
Leggi anche
Brigitte Macron fa causa contro chi diffonde voci su suo cambio sesso