NARDO’ – Dopo le continue sollecitazioni del comitato civico per la tutela dell’ex ospedale neretino anche il consiglio comunale è tornata a trattare, nella seduta monotematica di oggi. Il tema del potenziamento dei servizi sanitari e ambulatoriali del Presidio territoriale assistenziale di via XXV Luglio.
Dopo ampia discussione l’assise comunale ha votato all’unanimità la delibera che “richiama” i vertici della sanità in Puglia sulle criticità dei servizi sanitari e ambulatoriali del presidio territoriale di assistenza dell’ex ospedale “Sambiasi” di Nardò. E ora la delibera sarà inviata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e all’assessore alla Sanità, con la richiesta di convocare la competente commissione consiliare regionale alla presenza dei vertici della Regione per discutere degli argomenti oggetto del documento approvato.
Nella seduta di questa mattina, che si è tenuta insolitamente nella sala “Capone” della sede comunale di via Falcone (a causa della momentanea indisponibilità all’utilizzo della sala consiliare “Renata Fonte” del castello), l’assise ha votato all’unanimità dei 19 consiglieri presenti il provvedimento che impegna la Regione Puglia, la Asl Lecce e il Dipartimento regionale Politiche della salute su un pacchetto di punti che rappresentano altrettante necessità sui servizi del distretto.
Nello specifico, il consiglio chiede formalmente “il mantenimento del presidio di assistenza sanitaria territoriale per urgenze non differibili e per codici minori, considerando la necessità dei cittadini di rivolgersi a tale servizio nelle situazioni in cui non è disponibile il servizio di continuità assistenziale”.
E’ stato richiesto inoltre “l’incremento delle ore di specialistica ambulatoriale, specificamente nei settori dedicati alle cronicità – cardiologi, diabetologia, reumatologia, pneumologia, urologia, ortopedia – al fine di garantire la presa in carico di pazienti con patologie croniche e la continuità assistenziale”.
Un’altra richiesta è quella relativa alla creazione dei presupposti “affinché i medici di continuità assistenziale distrettuale e i medici di medicina generale possono interfacciarsi direttamente con gli specialisti ambulatoriali presenti in contemporanea al loro servizio allo scopo di ottenere una consulenza specialistica, in casi selezionati, onde evitare che il paziente venga indirizzato al pronto soccorso ospedaliero per casi gestibili dal Pta di Nardò”.
L’assise ha chiesto ancora la messa in funzione della nuova Tac, già ubicata presso il presidio, il pieno e costante funzionamento delle sale operatorie di day surgery/day service di oculistica ed ortopedia per gli interventi previsti, il funzionamento per tre giorni a settimana dell’unità di raccolta sangue allo scopo di consentire agli oltre 2.500 donatori registrati a Nardò di poter donare senza lungaggini d’attesa nelle poche giornate attualmente previste.
Quindi, “ogni altra iniziativa utile al potenziamento dell’offerta sanitaria all’interno della struttura dell’ex ospedale”.
La seduta, da tempo richiesta dai consiglieri d’opposizione e vagliata nel corso di diverse sedute di commissione, ha visto la partecipazione dei componenti del Comitato cittadino per la difesa del distretto socio-sanitario, presieduto dal dottor Gerardo Vallone, e del direttore del distretto sanitario di Nardò, Valerio Aprile. Il primo ha dettagliato sulle necessità e le criticità ancora in auge nel presidio nonostante le disposizioni e gli accordi sottoscritti negli anni tra Regione, Comune e direzione della Asl.
Da direttore del distretto sanitario Aprile sono invece arrivate precise rassicurazioni circa il potenziamento dei servizi.
“Non so, in verità, in che modo la politica possa intervenire su queste questioni – ha esordito – ma è importante sottolineare che il decremento dell’attività distrettuale non è dovuto al disimpegno della direzione strategica, ma a una carenza di organico e di personale. Non abbiamo medici disponibili a lavorare in una struttura pubblica, soprattutto in alcune branche specialistiche. Questo ci costringe a lavorare con quello che abbiamo. Posso dire, però, che l’evoluzione che il distretto sarà positiva, visto che sono in corso i lavori sulla nuova Tac ad alta definizione, che avremo entro 30/40 giorni, che abbiamo fatto arrivare un nuovo colposcopio e che stiamo risanando tutto l’immobile”.
Il direttore Aprile ha infatti ricordato come l’immobile dell’ex ospedale Sambiasi è una struttura vecchia, e quindi molti requisiti non li ha, come per esempio gli adeguamenti in relazione alle sale chirurgiche.
“Abbiamo messo a bando 30 ore per un anestesista, soprattutto per gli interventi sulla cataratta, ma non solo” ha spiegato il responsabile del distretto neretino, “e sei ore di chirurgia generale. Stiamo scrivendo un protocollo per il recupero di un day-service diabetologico e avremo una dermatologa in mobilità. Infine, pensiamo di avere una casa di comunità all’interno del nostro Pta, per la quale abbiamo già individuato un’area. Chiedo l’aiuto a tutti – è stato l’appello di Valerio Aprile – alla politica e alla comunità cittadina, di confrontarsi con la realtà. Se manca il medico anestesista, sono costretto ad interrompere quella attività. Su questi aspetti dobbiamo riflettere tutti. Il nostro impegno sarà totale, è chiaro. Non c’è alcuna idea di declassare il distretto, anzi il contrario. Con il supporto della direzione strategica aziendale. Mi sento dunque, in tutta onestà, di poter tranquillizzare i cittadini di Nardò e di tutto il distretto”.
Manifestazione pubblica del Comitato
Dopo il consiglio comunale monotematico sullo stato dei servizi nell’ex ospedale, nel tardo pomeriggio di venerdì, 19 settembre, sarà il tempo della manifestazione pubblica annunciata dal comitato civico per la difesa del distretto sanitario di Nardò.
“Sono passati dieci anni di silenzio, ma adesso diciamo basta. Il nostro Distretto socio-sanitario merita rispetto e servizi di qualità” il grido d’allarme lanciato dal comitato civico, “nonostante riunioni, commissioni e oltre settemila firme raccolte, non abbiamo ricevuto risposte, solo promesse mai mantenute. È tempo di far sentire la voce di tutta la comunità”.
Preso atto delle risultanze del consiglio odierno, il comitato ha organizzato per domani alle 18:30 in piazza Cesare Battisti (presso l’area mercatale in caso di maltempo) ad una manifestazione pubblica di informazione e mobilitazione per difendere la sanità locale e i diritti dei cittadini.
Con il Comitato per la difesa del distretto sanitario di Nardò hanno garantito la loro presenza i consiglieri comunali di opposizione.
LeccePrima è anche su Whatsapp. Seguici sul nostro canale