Il Napoli perde nel debutto in Champions sul campo del Manchester City (2-0), ma non sfigura perché è costretto a giocare oltre un tempo e mezzo in inferiorità numerica a seguito dell’espulsione del capitano Di Lorenzo al 21′.
La squadra di Conte, nonostante l’oggettiva difficoltà a poter disputare una partita normale, dimostra ugualmente coraggio, buona determinazione e anche una notevole organizzazione. Gli azzurri, chiudono in parità la prima frazione e soltanto nella ripresa i Citizens riescono a passare, sfruttando le giocate di Haaland e Doku, i loro attaccanti più pericolosi. Nel Napoli, Conte preferisce non rischiare Meret, reduce da un infortunio, e manda in campo Milinkovic-Savic.
Spinazzola viene invece preferito a Olivera sulla fascia sinistra difensiva. La partita viene snaturata presto dall’espulsione di Di Lorenzo, autore di un fallo da ultimo uomo su Haaland lanciato a rete, pochi minuti dopo che Donnarumma aveva salvato la sua porta con un prodigioso intervento per sventare un colpo di testa di Beukema su corner di Politano. L’arbitro Zwayer in un primo momento lascia correre ma poi viene richiamato dal Var e dopo la verifica decide per l’espulsione del capitano del Napoli.
Per la verità sul rilancio di Donnarumma da cui parte l’azione degli inglesi c’è un intervento al limite su Beukema e sullo sviluppo del gioco Foden serve il norvegese che Di Lorenzo, con un intervento in chiusura, tocca sulla caviglia destra. Al di là dell’episodio, che pure è decisivo, il Napoli lamenta un atteggiamento dell’arbitro alquanto originale: Zwayer nel corso della prima frazione di gioco non fischia neppure una punizione a favore degli azzurri anche quando sembrerebbero esserci tutti i presupposti.
Per porre rimedio all’uscita dal terreno di gioco di un difensore, Conte prende una decisione coraggiosa: richiama in panchina De Bruyne, l’uomo del giorno, tornato a giocare all’Ethiad da avversario dopo aver militato per dieci anni tra i Citizens di Guardiola, e fa entrare Olivera spostando Spinazzola dal lato opposto. Per tutto il primo tempo i padroni di casa, forti anche della superiorità numerica, chiudono il Napoli nella propria area di rigore.
Ma gli azzurri si difendono con ordine e con coraggio, limitando gli spunti offensivi pericolosi. Quando il City riesce a portare un uomo davanti alla porta e a farlo concludere a rete ci pensa Milinkovic-Savic a sventare ogni minaccia con tre parate decisive. Nella ripresa il muro difensivo del Napoli cede dopo 11′. Foden serve Haaland in verticale e il norvegese colpisce di testa e con un pallonetto scavalca Milinkovic-Savic e manda il pallone in rete. Il tema della gara non muta dopo il gol del vantaggio degli inglesi e d’altronde il Napoli non ha le forze necessarie per tentare di recuperare.
Al 20′ arriva il raddoppio per la squadra di Guardiola. E Doku che penetra in area di rigore con una serpentina e sull’uscita di Milinkovi-Savic lo supera con un rasoterra in diagonale che passa tra le gambe del portiere. Il resto della partita, nonostante la girandola di cambi effettuati dai due allenatori, si gioca su ritmi ridotti. Il punteggio sta bene ad entrambe le squadre: il Napoli evita di subire un passivo più pesante e il City si accontenta della vittoria.
Conte: “Amaro in bocca, l’avevamo preparata bene”
Tutti quanti siamo rimasti con l’amaro in bocca. Dispiace perché avevamo preparato la partita come è stata giocata nei primi 20′ minuti. L’espulsione, che sia stata giusta o meno, sicuramente ha cambiato la partita”. E’ un Antonio Conte rassegnato quello che commenta ai microfoni di Sky la sconfitta del Napoli nella prima uscita in Champions League sul campo del Manchester City.
“E’ già difficile – dice – giocare con il Manchester City in undici contro dieci. Ho visto un grande atteggiamento e avrebbero trovato grandi difficoltà a giocare contro di noi. I ragazzi sono stati bavi a tenere botta ma se poi rimani per 75-80 minuti in dieci diventa impossibile”.
“A volte – spiega Conte – il diavolo ci mette la coda, c’è un destino un po’ beffardo. Dopo 20 minuti sostituire De Bruyne era l’unica cosa che potessi fare. E’ dispaciuto molto al ragazzo ma anche a me che mi sono privato del suo apporto. E a lui abbiamo tolto la soddisfazione di giocare tutta o quasi la partita nel suo vecchio stadio”.
“Nei primi 20′ – aggiunge il tecnico del Napoli – ho avuto la sensazione che noi la partita l’avessimo preparata nella maniera giusta andando a prenderli molto alti. La sensazione è che potevamo fargli male e mi dispiace perché queste sono partite che un’ espulsione le rovina perché non capisci e non puoi fare le esatte valutazioni. Partite del genere già sono difficili, figuriamoci in 10 contro 11.Sappiamo che dopo un po’ subentra la stanchezza. Ho fatto tre sostituzioni per fare entrare gente più fresca perché avevano dato tanto”.
“Alla fine – dice ancora il tecnico del Napoli – Politano doveva fare il quinto di difesa. Lui si abbassa quando si deve abbassare ma se deve stare fisso li si esaltano più i difetti. Ci siamo anche un po’ snaturati, abbiamo cercato di portare a casa il risultato ma sarebbe stato molto difficile. Ma sono contento dell’abnegazione, dalla volontà dei ragazzi. Esco con sensazioni positive anche riguardo al cammino europeo”.
“Queste – aggiunge Conte – sono partite nelle quali sei costretto a dfenderti. Prendiamo gol quando andiamo a pressare una palla da fallo laterale. Quando rimani 11 contro 10 devi fare una partita di contenimento e sperare in qualche ripartenza, cosa che solitamente non vogliamo fare ma che oggi abbiamo dovuto fare pef forza. E quando abbiamo cercato di rimanere alti abbiamo preso gol. Questo è eccesso di generosità. Bisognava capire le situazioni. Su fallo laterale siamo andati alti a pressare in dieci contro unidici. E’ la prima volta che rimanevamo in dieci.L’anno scorso non è mai successo. Questa era la partita meno indicata per farlo”.
“Comunque – conclude – ho visto cose positive nell’atteggiamento dei ragazzi, nella voglia, nella determinazione nel piglio di giicarsela alla pari. Ero più arabbiato dopo la partita con la Fiorentina per aver sofferto negli ultimi 10 minuti. Questa è una partitache se non usi la testa puoi prendere anche una goleada che poi ti ricordi per sempre”. Pep Guardiola si dice ammirato per “la resistenza nel difendersi in inferiorità numerica mostrata dal Napoli. Quel che sa fare in questi casi Conte è veramente incredibile”.
“Noi abbiamo fatto un calcio noioso – aggiunge il tecnico spagnolo – ma poi quando abbiamo sbloccato la partita è stato un po’ più facile. Sono felice per questa vittoria che l’anno scorso non avevamo ottenuto nella gara di apertura”. “De Bruyne? Quello che ha fatto qui in dieci anni – conclude Guardiola – non si può capire. Tutto quello che abbiamo ottenuto, senza di lui sarebbe stato impossibile da raggiungere. Peccato che non ha potuto giocare ma sono contesto che il pubblico gli ha dimostrato affetto”.
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