Foto B.Costantini / Ciamillo-Castoria
ACQUISTI: Derrick Alston, Luca Vildoza, Saliou Niang, Alen Smailagic, Carsen Edwards, Karim Jallow, Abramo Canka, Aliou Diarra.
CESSIONI: Isaia Cordinier (Efes), Tornik’e Shengelia (Barcellona), Will Clyburn (Barcellona), Marco Belinelli (ritiro), Achille Polonara (Dinamo Sassari), Ante Zizic (Besiktas)
CONFERME: Alessandro Pajola, Daniel Hackett, Matt Morgan, Brandon Taylor, Nicola Akele, Mouhamet Diouf.
COACH: Dusko Ivanovic.
E’ stato un mercato di rifondazione per la Virtus Bologna. Da ormai un paio di stagioni la sensazione che il precedente gruppo di giocatori avesse concluso il proprio ciclo era sempre più forte e il tanto dolce, quanto inatteso, Scudetto di giugno ha permesso alla dirigenza virtussina di chiudere un capitolo col sorriso sulle labbra.
Via quasi tutti i protagonisti dell’ultimo triennio, da Toko Shengelia a Isaia Cordinier, da Marco Belinelli ad Achille Polonara arrivando a Will Clyburn e Ante Zizic. Decisione presa anche nell’ottica di ringiovanire in maniera sensibile il roster, che aveva ormai accumulato un’età media troppo alta.
Foto AlessiaDoniselli / Ciamillo-Castoria
Il mercato in ingresso è stato probabilmente il più interessante da diversi anni a questa parte. Nonostante si sia dovuto scontrare con un sensibile calo di budget, la libertà data anche dall’essersi sgravati di contratti pesanti ha permesso allo staff virtussino di lavorare con più spazio di manovra.
Il fiore all’occhiello è sicuramente la firma di Carsen Edwards, miglior realizzatore dell’ultima edizione di Eurolega e arrivato con un accordo lampo, trovato in uno di quegli incroci pazzi che il mercato può regalare. Incrocio che ha permesso alla Virtus di abbandonare senza troppi rimpianti l’asta al rialzo per Gabriele Procida. Gli altri due giocatori di comprovata esperienza al massimo livello continentale sono Luca Vildoza e Alen Smailagic.
L’argentino va rigenerato dopo un paio di stagioni complicate ad Atene, ma ha tutto per diventare un riferimento della squadra. Specialmente forte della presenza di coach Dusko Ivanovic, che già lo aveva lanciato a Vitoria. Smailagic, dopo quattro stagioni tra Partizan e Zalgiris, è un giocatore pronto uso, con doti e limiti ben chiari. Un acquisto che dovrebbe avere un margine di rischio molto limitato.
Il resto del mercato è stato un mix molto intrigante di scommesse e firme coraggiose. Un coraggio che in passato è probabilmente mancato in diverse occasioni e che risulta quindi ancor più gradito. Saliou Niang è arrivato da Trento per rinforzare il parco italiani, in cui figura anche Abramo Canka, e le recenti prestazioni ad Eurobasket non hanno fatto che confermare la bontà della scelta bianconera. Derrick Alston dovrà dimostrare di poter trasferire il suo impatto offensivo visto in ACB e Champions League anche a livello Eurolega, mentre Karim Jallow porterà il suo impatto fisico e difensivo mostrato negli anni a Ulm.
L’ultimo arrivo è stato quello più sorprendente e che di sicuro porterà con sé più curiosità da parte di tifosi e addetti ai lavori. Aliou Diarra è stato il profilo identificato per proteggere il pitturato della Virtus Bologna. Un acquisto totalmente in contro tendenza con le abitudini di Eurolega, che porta generalmente giocatori già testati a questi livelli. Diarra, al contrario, è alla prima esperienza assoluta al di fuori del continente africano, fatta eccezione per una partita in Summer League quest’estate con i Dallas Mavs. Le caratteristiche fisiche ci sono tutte per essere quell’ancora difensiva che la Virtus ha cercato per un’estate. Resta da vedere quanto il maliano sarà in grado di adattarsi alle nuove richieste in termini di competitività.
Il nuovo gruppo di giocatori andrà ad aggiungersi ai confermati Pajola, Hackett, Morgan e Taylor tra le guardie, Akele e Diouf tra i lunghi. Per comporre una squadra che, vedendo il roster, spingerà probabilmente molto sul pedale dell’acceleratore e potrà mettere in campo un livello di versatilità e atletismo non indifferente.
Ci sono tantissimi trattatori di palla, di fatto tutte e sei le guardie. In tanti possono coprire più ruoli. Smailagic e Edwards dovrebbero portare un po’ di quel tiro da tre punti che tanto era mancato nelle ultime annate. Niang e Diarra sono due freak atletici. Momo Diouf è atteso alla consacrazione dopo una prima stagione sorprendente per impatto.
Complessivamente, insomma, una squadra che sacrificherà qualcosa in termini di qualità rispetto al passato, ma proporrà un volto molto più fresco e dinamico, che sta già dimostrando di aver avuto buona presa sui tifosi.
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