Lorenzo debutta sabato a Chengdu iniziando la corsa per raggiungere Sinner a Torino. È numero 8 nella Race e può regalare all’Italia una storica doppietta


Marco Iaria

Giornalista

19 settembre – 17:24 – MILANO

L’Italia sogna la doppietta. Istituito nel 1970, mai il torneo dei maestri – oggi Atp Finals – ha visto la qualificazione di due azzurri nella stessa edizione. Panatta nel 1975 e Barazzutti nel 1979 (si giocò a gennaio) furono i pionieri. Poi Berrettini nel 2019 e nel 2021, quando si infortunò e venne sostituito dalla riserva Sinner. Jannik ci è tornato dalla porta principale nel 2023 e, dopo il trionfo nel 2024, quest’anno ha già staccato il pass per Torino, per la terza volta consecutiva. Potrebbe raggiungerlo Lorenzo Musetti, e sarebbe un altro record per quest’età dell’oro del tennis italiano. 

programma—  

Lorenzo inizia domani la sua corsa per le Finals, dove accedono i primi otto della classifica. È testa di serie n.1 nel torneo 250 di Chengdu, in Cina, e debutta direttamente al secondo turno contro il croato Prizmic. La prossima settimana giocherà il 500 di Pechino, poi il 1000 di Shanghai (1-12 ottobre). A quel punto il circuito si sposterà in Europa dove si completerà la stagione. Musetti si è iscritto in corsa al 250 di Bruxelles (13-19 ottobre), in aggiunta al 500 di Vienna (20-26 ottobre) e al 1000 di Parigi (27 ottobre-2 novembre). Un tour de force di un mese e mezzo per giocarsi tutte le carte possibili. E nella settimana che precede le Finals, al via il 9 novembre, ci sarebbe un’ultima opportunità (un 250, ad Atene o Metz) per racimolare punti preziosi. Beninteso, questa è un’agenda teorica. La partecipazione ad alcuni tornei dipenderà dai risultati che Musetti e i suoi avversari raccoglieranno e, quindi, dall’evoluzione del ranking. 

calcoli—  

Il 23enne carrarino è nono al mondo, ma nell’ottica delle Finals fa testo la classifica Race, quella che tiene conto solo dei risultati del 2025. Qui l’azzurro è ottavo con 3070 punti, a 75 da De Minaur (settimo) che può essere superato facendo bene a Chengdu. Virtualmente Musetti sarebbe già settimo, visto che la presenza a Torino del n.3 Djokovic appare improbabile (“prima degli Australian Open 2026 ho in programma solo l’Atp di Atene”, ha detto qualche giorno fa Nole). Da chi si dovrà guardare Lorenzo? Non da Jack Draper, nono: ha chiuso in anticipo il 2025 a causa di un infortunio al braccio sinistro. Decimo è Auger-Aliassime con 2705 punti, indietro gli altri: Rublev 2410, Ruud 2285, Khachanov 2210, Rune 2190, Bublik 2145. Insomma, ci sono ottime probabilità che l’Italia faccia doppietta. 

super 2025—  

Musetti sa di dover fare l’ultimo sforzo di un’annata fantastica, che l’ha visto entrare nella top ten. Dopo la campagna sulla terra da protagonista (finale a Montecarlo, semifinali a Madrid, Roma e Parigi), la lesione all’adduttore rimediata contro Alcaraz al Roland Garros ha compromesso gli impegni sull’erba. La rinascita si è materializzata con i quarti agli Us Open, mai raggiunti prima. Adesso Lorenzo sta molto bene fisicamente ed è pronto ad attingere a quella riserva di energie che ancora gli è rimasta, a differenza di altri giocatori che sono alle prese con acciacchi o si sentono “spremuti”. Dopo New York, qualche giorno di vacanza; la settimana scorsa, la ripresa degli allenamenti a Montecarlo. È stato fatto un richiamo fisico, senza esagerare, dedicando il tempo necessario anche alla rigenerazione. Giocando tornei così ravvicinati, non c’è lo spazio per fare di più: bisogna preservare quello che hai e andare avanti con le energie che ti ritrovi. Spiega il preparatore atletico Damiano Fiorucci, che segue Lorenzo, al fianco del coach Simone Tartarini, anche nella trasferta asiatica: “È importante utilizzare piccoli carichi di lavoro, costanti nel tempo. Con Lorenzo facciamo sedute brevi ma ad alta intensità. L’obiettivo è stimolare tutti i sistemi senza sovraccaricare”. 

servizio e calcio—  

Dal punto di vista tecnico, in queste settimane Musetti sta prestando particolare attenzione al servizio: sedute di allenamento mirato, perché vuole che diventi un colpo decisivo. Le statistiche Atp lo collocano al 36° posto nel rating del servizio, un algoritmo che misura la performance complessiva di ciascun fondamentale. Lorenzo non vuole trascurare nulla. Ogni cosa è studiata per estrarre il massimo dai prossimi impegni. La conquista del biglietto per Torino è un pensiero fisso. Ma Lorenzo è sereno, forte di una maturità che ha già fatto la differenza nel suo percorso. A contribuire a stemperare il clima ci pensano Fiorucci e Tartarini, che in Cina si è portato il figlio Nicolò per fare gruppo. Di sera ci si ritrova al tavolo di un ristorante italiano e si evita di parlare di tennis. L’argomento più gettonato? Il calcio. Musetti è juventino, coach e preparatore sono interisti. Dopo l’ultimo 4-3 gli sfottò sono stati inevitabili…