Windows ARM è un successo, anche se continua ad avere un buon numero di detrattori. Ad oltre un anno dal lancio della piattaforma Snapdragon X Elite, basata su processore ARM, la creazione di un ecosistema di app Windows compatibile con ARM, parallelo a quello x86, procede a gonfie vele.
Secondo infatti i dati raccolti da Microsoft in forma aggregata e anonima, grazie alla telemetria di Windows, su tutti i laptop dotati di piattaforma Snapdragon gli utenti hanno usato per il 90% del loro tempo app native, e solo nel 10% dei casi hanno dovuto ricorrere a app emulata tramite Prism.
I dati si riferiscono al febbraio del 2025, e sebbene non siano dati recenti lasciano capire che ormai la scusa della scarsa compatibilità non regge praticamente più. Sono stati esclusi dal calcolo solo ed esclusivamente i giochi, dove recentemente l’arrivo delle soluzioni anti-cheat ha iniziato a smuovere un po’ le acque. Fortnite, ad esempio, ora funziona anche su Snapdragon.
Microsoft non si è limitata a dare la percentuale di minuti che le persone passano davanti a Windows usando app native, ma ha anche mostrato che oggi in ogni ambito, soprattutto quello business, sono presenti tutte le app che servono incluse moltissime app degli OEM come ad esempio Lenovo Smart Connect e MyAsus.
Inizialmente si era criticata l’assenza di app per le VPN, ma questo gap è stato ad esempio colmato: quasi tutti i fornitori hanno la sola soluzione.
Microsoft vuole promuovere giustamente i PC Copilot+ con ARM in ambito aziendale, dove la batteria gioca un ruolo fondamentale ed dove è importante garantire la loro gestione da parte del dipartimento IT. Con un grande lavoro da parte del team ARM e la collaborazione delle diverse software house tutti gli strumenti più usati per il management sono stati riscritti per l’architettura e ora sono nativi.
La stessa cosa vale per le app social più usate e per le app di streaming: Netflix, Spotify, Telegram, Instagram, Whatsapp sono disponibili sullo store in doppia versione, ARM e x86.
Infine grande sforzo è stato riposto nella riscrittura delle suite più complesse, quelle legate alla creazione di contenuti che gestiscono moduli, plugin e librerie anche non recenti: CorelDraw, Resolve, la suite Adobe e Blender sono nativi, così come la popolare CapCut.
Insomma, secondo Microsoft oggi non esistono più motivi, se non i giochi, per continuare a prendere un laptop x86: tutte le app che servono ci sono, e non lo dice lei, lo dicono gli utenti che usano i laptop ARM.
Ricordiamo inoltre che Qualcomm presenterà la prossima settimana l’erede del Snapdragon X Elite e nei prossimi mesi vi racconteremo come è nato questo processore, parlando con chi lo ha sviluppato e visitando anche i laboratori dove è stato disegnato. Grande attesa per prestazioni e soprattutto consumi.