Il pomeriggio di Rai 1 si tinge, ancora una volta, di storie commoventi, amori appassionati e momenti di ilarità. Caterina Balivo conduce La Volta Buona e anche la puntata di venerdì 19 settembre non ha disatteso le aspettative. Con lei in studio tanti ospiti, dai Jalisse a Chiara Iezzi, Da Wilma Goich a Antonella Elia, fino ad arrivare al padre di Giorgia, Giulio Todrani che ha risposto in modo sorprendente alle critiche di Donatella Rettore alla figlia. Ecco i (nostri) voti.

Sanremo 2026, i Jalisse ci riprovano. Voto 5

Le seconde occasioni, si sa, fanno comodo a tutti. Lo sanno bene i Jalisse, che davanti a Caterina Balivo hanno confermato ciò che già immaginavamo: sono prontissimi a riprovare la partecipazione a Sanremo 2026. Mentre si susseguono voci e indiscrezioni su quello che sarà la prossima edizione diretta da Carlo Conti cresce la voglia di sapere quali cantanti vedremo in gara. Non manca qualche nome che ingolosisce il pubblico tra chi spiffera una possibile co-conduzione con Stefano De Martino e Damiano David e i primi (grandi) nomi al Festival: Madame e Tiziano Ferro insieme e il grande ritorno di Angelina Mango. E poi c’è chi spinge perché si avveri il grande sogno di Conti: riportare a Sanremo Vasco Rossi e Adriano Celentano. Bando alle ciance: di ufficiale ancora non c’è nulle. L’unica (apprezzata) certezza è che quello del 2026 sarà all’insegna del ricordo di Pippo Baudo, mancato ad agosto.

Tra tutti questi nomi spunta, inevitabilmente, quello dei Jalisse, duo musicale composto dai coniugi Fabio Ricci e Alessandra Drusian, nello studio di Caterina Balivo. La loro è una battaglia solitaria, che ormai prendono con ironia, ma attenzione, non fatevi ingannare dalla loro simpatia, sul palco del Festival vogliono tornarci davvero. E infatti alla domanda della conduttrice sulla loro candidatura alla gara canora più attesa d’Italia rispondono senza esitazione: “Direi proprio di sì, secondo te? Ovvio che sì“. Per la 29esima volta. Insomma, ormai è un ritornello che si ripete ogni anno, e come ogni anno ne ammiriamo la caparbietà. Però forse anche questo inizia ad annoiare? A voi l’ultima parola.

Giulio Todrani, la risposta inattesa alle critiche di Donatella Rettore. Voto 9

Risale a quest’estate un’intervista a Donatella Rettore, la quale, confermando il suo essere icona controcorrente per eccellenza, non ci pensa due volte prima di dare il suo parere su Giorgia, cantante amatissima.  “Sopravvalutata. Bravissima, ma è solo un’imitazione di Whitney Houston“. Alle sue parole, dopo giorni di polemiche, ha risposto proprio la diretta interessata: Giorgia. “Ricordo questa ragazza bionda con le stelline appiccicate sugli occhi. Ho trascorso la serata a guardarla, come una dea. L’ho sempre adorata e mi dispiace che lei non provi la stessa cosa. Certo, mi ha ferita, però per me rimane la dea di quella sera”. Insomma una risposta di classe, come ce la saremmo aspettata.

Sullo stesso tono ha risposto anche il padre della cantante, Giulio Todrani. In studio a La Volta Buona Caterina Balivo prova, bonariamente, a provocarlo sull’argomento, cercando di scucirgli parole piccate. L’artista invece si discosta dai toni tesi della Rettore: “Giorgia da piccolina la ammirava moltissimo. Quello che ha detto? Sono stato contento, perché Whitney Houston è la più grande cantante esistita al mondo”. Vi piace come ha risposto? A noi sì.

Donatella Tessuto e il ricordo del marito (9)

Nello studio di Caterina Balivo si ride, si scherza, si ironizza. Sono molte le pillole di gossip e ilarità che La Volta Buona regala al pubblico a casa, ma, questo è certo, la conduttrice sa ridimensionare i toni per dedicarsi a storie più “pesanti” e commoventi. Nella puntata del 19 settembre è stato proprio il caso della vedova di Mario Tessuto, Donatella Tessuto, che ha voluto condividere alcuni dei momenti più toccanti degli ultimi istanti di vita del marito, morto a dicembre dello scorso anno.

Il momento più commovente è stato quello in cui Caterina Balivo si interroga su come Donatello Tessuto sia riuscita a comunicare al figlio, affetto da disabilità, dalla morte del padre. “Immagino non è stato facile spiegare a tuo figlio che papà se n’è andato”. “Brava Caterina, proprio questo”, ha risposto la donna, “Giancarlo ama la luna e allora gli ho detto che papà è andato a fare un concerto sulla luna. Gli ho anche detto che sarà un viaggio molto lungo e che c’è un giardino pieno di fiori, il cimitero, dove si possono ritrovare tutti i suoi abbracci e le sue carezza”.

Un momento sicuramente molto toccante e tenero, in grado di esprimere molta fragilità umana. “La sera prima che morisse eravamo insieme”, racconta, “guardavamo la televisione e lui mi faceva i grattini sulla schiena. Sullo schermo c’era Silvia Toffanin, sulla quale Mario fece un’osservazione (ndr per dire quanto fosse bella). Io gli dissi ‘ma come tu vuoi farmi ancora ingelosire?’. Lui mi disse ‘ tu sei sempre la meglio e sarai sempre la meglio’”. Il giorno dopo morì. Sono ricordi piccoli, quotidiani, ma che assumono un’importanza gigante quando si vive la mancanza. Voto 9