Il nodo del precariato sui posti di sostegno è sotto gli occhi di tutti: coinvolge le famiglie, le scuole, i docenti. Il Ministro Valditara ne parla nell’intervista di oggi 20 settembre a La Stampa, puntando l’attenzione su tre aspetti: assunzioni, continuità didattica, formazione.
Assunzioni
Non ci sono ancora tabelle analitiche ma il numero totale delle assunzioni del personale docente comunicato dal Ministro per l’a.s. 2025/26 è di 43.000.
Nei giorni scorsi inoltre il Ministro Zangrillo ha firmato un decreto che autorizza ulteriori assunzioni per il 2025/26 e programma quelle del 2026/27 e 2027/28
Continuità didattica
La riconferma dell’insegnante di sostegno, prevista dal DL 71/2024 e concretizzata con il dm n. 32 del 26 febbraio 2025 ha interessato circa 48.500 docenti, il 43% degli insegnanti precari di sostegno.
La specializzazione
TFA sostegno + percorsi Indire porteranno alla specializzazione di circa 60.000 nuovi docenti.
Fin qui il programma del Ministero Valditara nell’intervista odierna a La Stampa, già ampiamente illustrato anche in altre situazioni e sicuramente in divenire.
Il nodo dei posti di sostegno in deroga
Il nodo principale del precariato docente su posto sostegno riguarda i posti in deroga, attribuibili al 30 giugno e non facenti parte dell’organico di diritto.
Un numero elevato – i sindacati parlano di circa 100.000 – di posti che potrebbero modificare completamento l’organico e le assunzioni nei prossimi anni.
Le assunzioni da GPS sostegno
Misura straordinaria dal punto di vista normativo, autorizzata dal 2021/22 al 2025/26. Al momento non presente per il 2026/27.